Legnano
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Legnano | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Lombardia | ||||||||
Provincia: | Milano | ||||||||
Coordinate: | Coordinate: | ||||||||
Altitudine: | 199 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 17,72 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 3202,65 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | nessuna | ||||||||
Comuni contigui: | Busto Arsizio, Castellanza, San Giorgio su Legnano, Rescaldina, Cerro Maggiore, Canegrate, San Vittore Olona, Villa Cortese, | ||||||||
CAP: | 20025 | ||||||||
Pref. tel: | 0331 | ||||||||
Codice ISTAT: | 015118 | ||||||||
Codice catasto: | E514 | ||||||||
Nome abitanti: | Legnanesi | ||||||||
Santo patrono: | San Magno | ||||||||
Giorno festivo: | 5 novembre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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« ...dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano, ... » | |
« ...Fra tutte le città della Lombardia è lodata come la rosa o il giglio fra i fiori, come il cedro nel Libano, come il leone fra i quadrupedi, come l'aquila fra gli uccelli, sì da apparire come il sole tra i corpi celesti, per la fertilità del suolo e la disponibilità dei beni occorrenti agli uomini... » |
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Legnano (Legnàn in dialetto legnanese, Lignàn in altre varianti insubri) è un comune di 56.751 abitanti in provincia di Milano. Facente parte dell'Insubria, è situata nell'Alto Milanese ed è attraversata dal fiume Olona.
Grazie alla storica battaglia, Legnano è l'unica città, oltre a Roma, ad essere citata nell'inno Nazionale. Ogni anno i legnanesi ricordano questa battaglia con il palio delle Contrade.
A Legnano ha sede lo stabilimento produttivo della casa di moda italiana Dolce & Gabbana[2], fondata dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, il cui marchio è celebre in tutto il mondo.
Nello sport è uno dei Comuni più titolati d'Italia. I Frogs Legnano, squadra di football americano, hanno conquistato un campionato europeo e il Baseball Softball Club Legnano ha vinto una Coppa delle Coppe. È anche tra le città più scudettate, grazie ai 6 campionati vinti dai Frogs e da quello conquistato dalla citata società di softball. La squadra di calcio, l' A.C. Legnano, ha partecipato tre volte al campionato di Serie A.
Fiore all'occhiello della cultura cittadina è la compagnia teatrale dialettale de "I Legnanesi", fondata da Felice Musazzi, che basandosi sulla vita all'interno della corte lombarda, rappresenta divertenti commedie: si tratta di uno tra i più importanti gruppi teatrali dialettali della penisola.
[modifica] Geografia fisica
[modifica] Territorio
Per approfondire, vedi le voci Legnanese (territorio) e Valle Olona. |
Legnano è situata lungo il corso del fiume Olona, a sud delle Prealpi Varesine. Il suolo è principalmente composto da ciottoli, ghiaia, sabbia e argilla. Un tempo era coperto da uno sottile strato di humus poco adatto alla crescita di boschi e successivamente alla coltivazione agricola, così da essere in gran parte groana[3]. A causa della presenza di strati argillosi sedimentati in corrispondenza di antichi alvei dell'Olona, il terreno fatica ad assorbire e trattenere l’acqua piovana.
Il territorio ha una superficie di 17,72 km2 ed è distribuito su un suolo che ha un altitudine compresa tra i 192 m ed i 227 m s.l.m.[4]. Secondo la Classificazione sismica la città è in zona 4 (sismicità irrilevante), come stabilito dall'ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003 [5].
[modifica] Clima
Secondo la classificazione climatica il centro abitato è situato in "zona E", 2451 GR/G [6]. Situata nell’alta pianura padana, Legnano ha un clima è di tipo continentale con inverni freddi con molte giornate di gelo. La nebbia è principalmente diffusa lungo il fiume che attraversa la città, l’Olona, nella parte terminale del tragitto, dove il terreno è altimetricamente più basso rispetto alla media. Le estati sono calde, umide e moderatamente piovose. Le temperature, in tale periodo, possono superare i 30 °C e l'umidità superare il 90%, causando quel fenomeno di caldo umido comunemente chiamato "afa". Le perturbazioni di stampo atlantico-mediterraneo o da quelle di origine artico-russa sono le principali cause del mal tempo. Temperature un po' più basse fuori dalla città. Come in tutte le città del mondo l'isola di calore cittadina rende le temperature più elevate delle campagne circostanti. Legnano, come del resto gran parte della Pianura Padana, soffre di scarsa ventilazione[7].L'umidità è invece sempre molto elevata per tutto l'anno. Ciò nonostante le piogge stanno anch'esse diventando via via meno frequenti, così come il fenomeno della nebbia.
I dati provenienti dalla stazione meteorologica di Milano Malpensa indicano, in base alla media trentennale di riferimento (1961-1990) per l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia, che la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno a -4°C; quella del mese più caldo, luglio, è appena sopra ai +28°C. Le precipitazioni medie annue sono superiori ai 1000 mm e presentano un picco primaverile ed autunnale, con un minimo relativo invernale [8] [9] [10] [11].
MILANO MALPENSA | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
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Temp. max. media (°C) | 6.1 | 8.6 | 13.1 | 17.0 | 21.3 | 25.5 | 28.6 | 27.6 | 24.0 | 18.2 | 11.2 | 6.9 | 17.3 |
Temp. min. media (°C) | -4.4 | -2.5 | 0.4 | 4.3 | 9.0 | 12.6 | 15.3 | 14.8 | 11.5 | 6.4 | 0.7 | -3.6 | 5.4 |
Piogge (mm) | 67.5 | 77.1 | 99.7 | 106.3 | 132.0 | 93.3 | 66.8 | 97.5 | 73.2 | 107.4 | 106.3 | 54.6 | 1081.7 |
Giorni di pioggia (≥ 1 mm) | 6 | 6 | 8 | 9 | 10 | 9 | 6 | 8 | 6 | 7 | 8 | 6 | 89 |
Umidità relativa (%) | 78 | 76 | 69 | 73 | 74 | 74 | 74 | 73 | 74 | 77 | 80 | 80 | 75.2 |
Venti (dir.-nodi) | N 3.3 |
N 3.3 |
N 3.4 |
N 3.5 |
N 3.3 |
N 3.2 |
N 3.1 |
N 3.0 |
N 3.1 |
N 3.1 |
N 3.4 |
N 3.3 |
3 |
[modifica] Idrografia
Per approfondire, vedi la voce Olona. |
Legnano è attraversata dal fiume Olona, che taglia in due parti quasi uguali il territorio comunale.
Per la stragrande maggioranza è incanalato in argini in cemento o pietra, costruiti per minimizzare le esondazioni[12]. Un tempo una cospicua parte dell’alveo era ricoperta da una struttura in cemento (per la maggior parte in corrispondenza delle aree degli ex cotonifici Cantoni e Dell’Acqua). L'Olona, prima della costruzione di argini e canali scolmatori, è stato un fiume che ha flagellato con frequenti esondazioni le aree che attraversa. La più antica di cui si conserva qualche traccia documentale risale al 1548[13] e avvenne a Legnano. L'ultima che ha fatto danni ingenti alla città si è verificata il 13 settembre 1995[14], mentre l'ultima in ordine cronologico è avvenuta nel novembre 2002[15].
Nel passato esistevano deviazioni del corso del fiume: naturali, come l'Olonella, ed artificiali, come i canali scavati dagli industriali e dai contadini. I primi avevano necessità di una migliore resa nello sfruttamento delle acque, i secondi di raggiungere i terreni più lontani dall'Olona. Furono interrati alla fine del XIX secolo[13].
È stato uno dei fiumi più inquinati d'Italia, anche se la qualità delle acque sta gradualmente migliorando[16]. Oggi, grazie alla costruzione di canali scolmatori, le esondazioni sono diventate eventi rari. In seguito al miglioramento dello stato d’inquinamento delle acque si è provveduto a scoprire il fiume[17].
[modifica] Stemma, gonfalone, onorificenze
[modifica] Stemma
Il sito "Comuni italiani" lo descrive così:
« Troncato: sopra, di rosso al leone d'argento; sotto, d'argento all'albero disseccato di rosso sopra una radura brulla » |
Lo stemma ha le seguenti caratteristiche:
- Partizione del Campo: Troncato;
- Simboli: Albero, Leone;
- Colori: Argento, Rosso.
L’origine di questo stemma è nettamente riconducibile da uno stemma riprodotto a pagina 193 dello Stemmario Trivulziano. In questo antico volume si può notare infatti che lo stemma di Legnano è molto somigliante a quello di Cremosano[18].
Il 15 agosto 1924 al Comune è stato concesso il titolo di città[19].
[modifica] Onorificenze
Medaglia d’oro al valor civile
Medaglia di bronzo al valor militare
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia di Legnano. |
Le origini del nome |
Una delle ipotesi più probabili[1]. è che "Legnano" derivi dal latino Liciniacum, così chiamata in onore del console romano Lucio Licinio Crasso.
Nei documenti antichi è anche chiamata Liniano, Livian, Legniano. In latino è conosciuta come Ledegnanum. |
[modifica] Preistoria ed epoca romana
Fin dai tempi più antichi, gli abitanti di Legnano vissero principalmente lontano dall’Olona, su terreni più alti che sicuramente non sarebbero stati colpiti dalle piene del fiume[13]. I più rilevanti ritrovamenti archeologici, dalla preistoria fino alla dominazione romana, sono stati scoperti lungo i confini della valle scavata dall’Olona sia per questo motivo, sia perché le inondazioni che si sono succedute durante i secoli hanno trasportato via i reperti.
I più antichi reperti trovati a Legnano, venuti alla luce tra il 1926 ed il 1928, risalgono a ad un periodo compreso tra il XXI ed il XIX secolo a.C. e collegabili alla cultura di Remedello: si tratta di un piccolo frammento di un vaso. Da un sito in Corso Sempione (anticamente conosciuto come "strada magna"[21]) sono stati portati alla luce dei bronzi risalenti alla dominazione celtica e sono databili tra il IV ed il I secolo a.C. (la cosiddetta cultura di La Tène).
I più importanti reperti di epoca romana sono stati invece scoperti nel 1925 in una necropoli in via Novara. Si tratta di monete, piatti, coppe, bicchieri, balsamari, specchi, utensili in ferro. Altre tombe risalenti allo stesso periodo furono trovate nel 1985 in via Micca e nel 1991 durante i restauri della chiesa di Sant’Ambrogio. Sono stati poi scoperti anche oggetti di tarda età romana. Il corredo era formato da ciottoli, coltelli, rasoi e fibbie[1].
Tutti questi reperti sono esposti nel Museo civico di Legnano[22].
[modifica] Il Medioevo
Per approfondire, vedi la voce Battaglia di Legnano. |
Nel Medioevo Legnano era divisa in due parti: la prima comprendeva l'abitato principale, sulla riva destra dell'Olona e corrispondente all'attuale centro della città (fu conosciuta fino all'inizio del XX secolo come Contrada Granda, in dialetto legnanese): la seconda, Legnanello, era piu` piccola e si trovava sulla riva sinistra del fiume (da cui è derivato il nome della contrada di Legnarello). All'epoca le due comunità conducevano una vita autonoma, collegate da uno o due ponti al massimo. La zona intermedia, compresa tra l'Olona e l'Olonella, era coltivata. L'Olonella si staccava dal fiume prima di Legnano e, dopo essere passata intorno al borgo, rientrava nel corso d'acqua[13].
Il primo documento pervenuto sulla storia di Legnano riguarda il quartiere di Legnanello (o Legnarello). Si riferisce ad una permuta di terreni situati nella piccola frazione, ed è datato 23 ottobre 789[13]. Sembra che il rione esistesse già nel 687, quando ebbe inizio la celebrazione della benedizione e dell'offerta delle candele, introdotta da Papa Sergio I, che si officiava ogni 2 febbraio[13].
Nel medioevo la chiesa principale di Legnano era quella di San Salvatore. Di questa chiesa, ormai scomparsa, non si conosce molto. Esisteva almeno dal XIII secolo e fu sostituita dalla basilica di San Magno, sorta nella stessa area. In un elenco di chiese del 1389 è però già presente la chiesa di Sant'Ambrogio, che sarebbe perciò la più antica chiesa esistente a Legnano[13].
Fin dal medioevo il borgo era ricco di mulini ad acqua: il più antico documento conosciuto nel quale essi compaiono è datato 1043. Esso identifica una struttura tra Castegnate e la località Gabinella a Legnano[13].
Nel medioevo Legnano fu teatro della già citata battaglia di Legnano: in diverse campagne militari, prima del celebre scontro, l'imperatore tedesco Federico I (detto "il Barbarossa") ambiva ad affermare il suo dominio sui Comuni dell'Italia settentrionale. Questi ultimi superarono le rivalità interne unendosi nella Lega Lombarda, presieduta da Papa Alessandro III. Il 29 maggio 1176 l'esercito dell'imperatore Federico I del Sacro Romano Impero (detto il Barbarossa) fu sconfitto nella battaglia, combattuta nei dintorni di Legnano, dalle truppe della lega Lombarda. Lo scontro rese celebre la compagnia della morte, guidata da Alberto da giussano, che aveva il compito di difendere il Carroccio, sul quale stavano un'antenna con la Croce di Ariberto e con lo stendardo, un altare e una campana (la "martinella"). L'ultima domenica del mese di maggio avviene la rievocazione storica della battaglia con una sfilata in costume dell'epoca per le vie della città, cui segue il palio delle Contrade. Per questo evento storico l'esercito italiano ha dedicato alla città sei unità militari, la 58ª divisione, il 67° ed il 68° reggimenti fanteria, il 27° ed il 58° reggimento artiglieria e il Reggimento Artiglieria a Cavallo . Oggi prende il nome della città il 1° battaglione del 232° reggimento trasmissioni. Giuseppe Verdi ha lavorato all'opera La battaglia di Legnano, nel 1849.
Fino al 1288 nella città visse Bonvesin de la Riva, il maggiore poeta e scrittore lombardo del XIII secolo, esponente più in vista del movimento poetico didattico del nord Italia. Qui scrisse una delle sue opere più note, il "b:De quinquaginta curialitatibus ad mensam". Dal primo verso di tale opera: «[...]Fra Bonvesin dra Riva ke sta im borgọ de Legnian[...]». Con questo verso Legnano fa il suo ingresso nella storia della letteratura italiana. A Legnano soggiornò anche Leone da Perego, vescovo di Milano dal 1241 al 1257. Visse nel palazzo omonimo, e fu sepolto a Legnano.
[modifica] Dal Quattrocento al Seicento
Già nel medioevo Legnano non era considerato un villaggio, bensì un borgo, denominazione riservata ai paesi dotati di un mercato e di una fortificazione. Queste infrastrutture in genere sorgevano nei centri più popolosi e servivano anche i centri limitrofi. Nel 1549 la popolazione, decimata dalle epidemie di peste del 1529 e del 1540, era di 576 abitanti, distribuiti in 184 famiglie[13].
Già in questi secoli l'agricoltura legnanese era molto variegata. Le principali colture erano cereali (miglio e frumento), la vite ed il gelso, che è alla base dell'allevamento dei bachi da seta
. Oltre alla coltura di cereali, l'economia legnanese si basava anche sull'allevamento del bestiame e l'artigianato.
Durante il Rinascimento Legnano fu dominata da diverse famiglie nobiliari. Le principali furono i Lampugnani, i Vismara, i Visconti, i Crivelli, i Maino ed i Caimi. Nel corso del XV secolo Legnano si arricchì di molte abitazioni nobiliari, oltre al Castello di San Giorgio ed al Palazzo Leone da Perego. Una di esse si trovava a Legnanello tra l'attuale strada statale del Sempione e l'Olona, dove ora si trova il largo Franco Tosi: si tratta di una casa ampia e circondata da giardino, con un ingresso sulla strada che scendeva al fiume. L'edificio originale, che apparteneva a Oldrado Lampugnani, è stato demolito nel 1927. Il Comune lo fece ricostruire in corso Garibaldi, ed ora è sede del Museo civico[23].
Al periodo seguente la Controriforma risale la costruzione dei conventi e della maggior parte delle chiese: le famiglie nobiliari dell'epoca facevano infatti a gara per accattivarsi il favore degli arcivescovi milanesi o per legare il proprio nome in opere di beneficenza o dirette alla comunità. Per quanto riguarda i conventi, nel borgo si trovavano due importanti monasteri: uno maschile, intitolato a Santa Maria degli Angeli, detto comunemente Sant'Angelo, ed uno femminile, intitolato a Santa Chiara.
[modifica] Il Settecento e l'Ottocento
L'elemento caratterizzante di questi secoli fu la costruzione di mulini ad acqua lungo l'Olona[13].Nel periodo di massima espansione dell'attività molinatoria si potevano contare diciassette mulini sfruttavano la forza motrice del fiume. Gli ultimi sette sono stati demoliti tra il XIX ed il XX secolo dalle grandi industrie cotoniere legnanesi per essere sostituiti da impianti più moderni, che sfruttavano la forza motrice del fiume con maggior efficienza.
Le campagne erano irrigate dalle acque dell'Olona, con le sue ramificazioni e le numerose rogge e canali artificiali, la maggior parte costruiti in questa epoca. Fra i più importanti fu senza dubbio il Cavo Diotti (1787), scavato per irrigare i campi non raggiungibili direttamente dal fiume[13].
I bassi redditi che offriva l'economia agricola e d'allevamento spingeva i contadini ad integrare il lavoro nei campi con altre attività, alle quali si alternavano, durante il giorno, le donne di casa. Alla sera i contadini legnanesi si trasformavano in filatori e tessitori di cotone, di lana e di seta, oppure in tintori.
Durante l'epoca napoleonica fu potenziata un'opera che risulterà decisiva, insieme alle attività artigianali sopraccennate, per la nascita delle industrie. Il governo potenziò infatti la strada del Sempione, già esistente, che collegava Milano con Parigi sul tragitto Rho-Legnano-Gallarate-Arona, attraversando le Alpi (Passo del Sempione). Questa importante via di comunicazione contribuì notevolmente anche ad accrescere l'importanza strategica di Legnano, seconda stazione di posta da Milano.
Nel giugno del 1805 la popolazione di Legnano raggiunse i 2784 abitanti, come risulta da un atto del governo napoleonico. La popolazione crebbe fino a 4536 abitanti nel 1840 ed a 6349 nel 1861 (anno della nascita dello Stato italiano moderno)[13].
Il 16 giugno 1862, da un balcone di un edificio ora non più esistente (nel luogo ora si trova la sede centrale della Banca di Legnano), Giuseppe Garibaldi esortò i legnanesi[13] alla costruzione di un monumento a ricordo della famosa battaglia del 29 maggio 1176. L'opera fu inaugurata nel 1900
Nel 1882 ci fu una disastrosa esondazione dell’Olona: per le coraggiose e filantropiche azioni dei suoi abitanti, come si può leggere nella motivazione dell’onorificenza, a Legnano fu conferita la Medaglia d'oro al valor civile.
[modifica] Da borgo agricolo a città industriale
L'industrializzazione di Legnano è avvenuta tra il 1820 e il 1880. Le tradizioni di artigianato e di manifattura domestica, praticata per integrare il lavoro nei campi, ebbero un peso determinante per la nascita dell'industria nella città. Nella seconda metà del secolo si ebbe la seconda fase della rivoluzione industriale di Legnano, che portò alla nascita delle fabbriche tessili e di quelle meccaniche. Diverse filature nate nei primi decenni del XIX secolo si trasformarono in vere e proprie industrie. Alcune di esse diventarono tra i principali cotonifici lombardi. Le macchine utilizzate nell'industria tessile, sempre più efficienti e quindi complesse, comportavano la necessità di disporre dell'attrezzatura per la manutenzione e di rapidità nelle riparazioni. Di conseguenza, negli ultimi decenni del XIX secolo nacquero le prime industrie meccaniche di Legnano, che costruivano e riparavano macchinari tessili. Successivamente si raggiunse una produzione più ampia nel settore meccanico: nel 1876 Eugenio Cantoni assunse l'ingegnere Franco Tosi, appena rientrato da un periodo di tirocinio in Germania, quale direttore della sua azienda.
Franco Tosi fondò poi, nel 1882, l'omonima industria meccanica[13].
Tra le industrie legnanesi, la principale, per organizzazione e tecnologia, era il cotonificio fondato da Eugenio Cantoni, come risulta da un documento del 1876 conservato presso l'Archivio del Comune di Legnano[13]. Tra le più grandi aziende operanti a Legnano tra il XIX ed il XX secolo ci furono, oltre a quelle appena citate, i cotonifici Bernocchi, Dell'Acqua e De Angeli-Frua. Questi industriali elargirono anche contributi per la costruzione dell'ospedale e degli istituti superiori legnanesi.
Tra il 1885 ed il 1915 ci fu la completa trasformazione industriale dell'antico borgo agricolo[13]. Lo sviluppo industriale portò però ad una crisi agricola della zona, in quanto molti contadini abbandonarono l'attività nei campi per lavorare nelle fabbriche legnanesi.
[modifica] Il XX secolo
Per approfondire, vedi la voce Legnano (esercito). |
[modifica] Dall'inizio del secolo alla Prima guerra mondiale
Nel 1915, alla vigilia dello scoppio della prima guerra mondiale in Italia, Legnano aveva circa 29.000 abitanti[13]. Dall'inizio del XX secolo ci fu un forte incremento demografico dovuto all'immigrazione, determinata dallo sviluppo dell'industria, che costituì un richiamo di operai e di impiegati del terziario.
Durante il conflitto le industrie di Legnano convertirono i loro impianti anche per la produzione di forniture belliche. La Franco Tosi, in particolare, contribuì ad attrezzare i reparti di artiglieria dell'Esercito. Due calamità naturali, nel 1917, peggiorarono ulteriormente la situazione causata dalla guerra: l'epidemia di spagnola, che falcidiò la popolazione, ed una devastante esondazione dell'Olona, che ruppe gli argini ed invase il centro abitato[13].
[modifica] Legnano durante il fascismo
Al termine della prima guerra mondiale, nel 1918, anche Legnano fu coinvolta da profonde tensioni socialiche sfociarono, a livello nazionale, nel biennio rosso prima e nel Fascismo poi. I primi gruppi legnanesi che si ispiravano a quest'ultimo movimento politico si fromarono a partire dal 1920.
Già nei primi del primo dopoguerra l'industria legnanese riprese la forte crescita che l'aveva caratterizzata fino a prima dello scoppio del conflitto, nonostante che, negli anni successivi, il regime guidato da Benito Mussolini trasformò l'economia italiana da liberale a corporativa. Acccanto alla crewcita delle industrie tessili e meccaniche, nel 1927 la società Emilio Bozzi rilevò l'attività di costruzione di biciclette dalla Franco Tosi, rilanciando la marca Legnano. Secondo un censimento del 1927, la popolazione era di circa 30 mila abitanti, con 677 esercizi industriali e artigianali. La forza lavorativa era suddivisa in 9.926 addetti negli stabilimenti tessili, in 4.056 lavoratori nelle fabbriche meccaniche, in 1.762 nel commercio, credito, assicurazioni ed altri servizi e 287 impiegati nei trasporti e comunicazioni. La restante parte dei lavoratori era impiegata nell'agricoltura[13]. Questi fatti e il forte incremento demografico (Legnano passò, dal 1881 al 1921, da 8.098 a 27.217 abitanti) portarono l'elevazione del Comune a Città il 15 agosto 1924, conferita dal ReVittorio Emanuele III con Regio Decreto.
Durante il Fascismo furono ideate, progettate ed eseguite molte opere pubbliche. La più importante che toccò Legnano fu il primo tratto dell'autostrada Milano-Laghi (fino a Gallarate). Fu inaugurata il 20 settembre 1923 alla presenza del Re. Vittorio Emanuele III, il primo tratto. Fu la prima autostrada costruita nel mondo, e fu ideata dall'ingegnere varesino Piero Puricelli. [13]
Il rapporto tra Legnano e Benito Mussolini fu forte. Il primo contatto ci fu il 29 luglio 1901 quando il giovane maestro di Predappio spedì all'allora sindaco Antonio Bernocchi una domanda di assuzione. Fu respinta poiché il posto di maestro era già coperto. La prima visita di Benito Mussolini nella città è invece datata 1921. Visitò la città come esponente del partito fascista. Tornò il 5 ottobre 1924 per la consegna del decreto di conferimento del titolo di "Città", e per l'inaugurazione delle scuole superiori Antonio Bernocchi. Visitò anche il cotonificio Bernocchi, in un periodo in cui le industrie tessili e meccaniche locali si stavano imponendo in campo nazionale. Benito Mussolini tornò nuovamente a Legnano il 4 ottobre 1934, quando parlò davanti da un palco in piazza San Magno, collocato su una turbina della Franco Tosi, e tenne un discorso ufficiale davanti ad una folla di alcune migliaia di persone. Visitò poi il cotonificio Dell'Acqua[13].
Nel maggio 1935 venne organizzato il primo Palio di Legnano per ricordare la vittoria dei Comuni della Lega Lombarda contro Federico Barbarossa nella celebre battaglia del 29 maggio 1176.
[modifica] La Seconda guerra mondiale
Nel 1940 l'Italia entrò nel secondo conflitto mondiale, e le vicende della guerra si ripercossero, di conseguenza, anche su Legnano. Mentre molti soldati legnanesi morivano sul campo di guerra, gli effetti delle privazioni si acutizzarono con il passare dei mesi e degli anni. Le industrie di Legnano furono convertite per la produzione bellica e per le commesse militari. La notte tra il 13 e il 14 agosto 1943 alcuni aerei sganciarono bombe, causando una decina di morti.
La svolta decisiva della guerra fu l'armistizio dell'8 settembre 1943 tra l'Italia e gli alleati. Già all'indomani circolavano minacciose per Legnano le autoblindo tedesche. Le industrie legnanesi, ora controllate dai nazisti, iniziarono a fornire al Terzo Reich, fino alla liberazione, i prodotti utili per proseguire la guerra.
Nell'ottobre del 1943 si costituirono a Legnano, e nei paesi vicini, le prime squadre armate composte da soldati sbandati dopo l'8 settembre, operai e da studenti. Si formarono brigate partigiane "Carroccio", d'ispirazione cattolica, la "Garibaldi", di estrazione social-comunista, ed alcune brigate autonome, tra le quali la "Sicilia". Le "Carroccio" e "Garibaldi" agirono in appoggio alle formazioni partigiane dell'Alta Italia seguendo le direttive del Comitato di Liberazione Nazionale[13]
.
In questo clima maturò uno dei più tragici episodi della resistenza legnanese. Il 5 gennaio 1944 le SS compirono un'azione di rappresaglia nello stabilimento della Franco Tosi. Furono prelevati 63 operai. Dopo lunghi interrogatori, i tedeschi rilasciarono gli arrestati, tranne sette, che furono deportati nei lager nazisti. Analoghe azioni furono compiute negli stabilimenti della Metalmeccanica, della Manifattura di Legnano e della Società Industrie Elettriche. Durante la guerra nei lager nazisti morirono 11 lavoratori legnanesi[13].
Nell'inverno del 1944 cadde nelle mani dei fascisti uno dei fondatori delle brigate "Garibaldi", Mauro Venegoni. La milizia chiese a Venegoni di rivelare i nomi dei partigiani del suo gruppo e, ad un rifiuto, fu torturato, accecato e ucciso a Cassano Magnago. Per questo tragico episodio gli fu assegnata la medaglia d'oro al valore militare alla memoria e gli fu dedicata una via di Legnano. Dopo il 27 aprile 1945, giorno in cui Legnano fu definitivamente liberata dai nazi-fascisti, ci furono episodi di vendetta contro gli esponenti del regime appena crollato[13].
Legnano è tra le Città decorate dopo la guerra, poiché è stato insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la il secondo conflitto mondiale.
[modifica] Dal secondo dopoguerra ad oggi
Dopo la guerra Legnano fu colpita, come il resto dell’Italia, dalla forte recessione economica conseguente il conflitto. Mancavano gli alimenti fondamentali, il trasporto pubblico era ridotto al minimo e le strade erano dissestate. Il 2 giugno 1945 si riunì, per la prima volta dopo la dittatura fascista, la Giunta comunale, con Sindaco Anacleto Tenconi.[13]. L'avvio della democrazia e della ricostruzione dopo le distruzioni della guerra fu lento e faticoso.
Normalizzatasi anche la politica nazionale l'economia di Legnano riprese a crescere, riprendendo il vigore economico del periodo precedente alla seconda guerra mondiale. Durante la forte crescita economica dell'Italia durante il boom economico, Legnano si assicurò tra il 1951 e il 1961, il più alto indice di occupati nell’industria in rapporto alla popolazione tra i Comuni lombardi (65,2%), seconda dopo Sesto San Giovanni[13]. Nella seconda metà del XX secolo molte delle grandi aziende citate chiusero i battenti. L’unica industria citata ancora attiva è la Franco Tosi, specializzata nella produzione di turbine.
L'età d'oro dell'industria legnanese iniziò all’inizio del XX secolo e terminò negli anni '60 dello stesso secolo. La crisi peggiorò progressivamente danneggiando l’economia, l’occupazione e il tessuto industriale. Molte aziende chiusero, soprattutto nel tessile, nell’abbigliamento e nella calzatura, e molte altre furono coinvolte in un processo di ridimensionamento, come ad esempio la Franco Tosi. Si tentò quindi di puntare al settore terziario. Questi campi alternativi non portarono però a un tasso di sviluppo sufficiente a sopperire delle attività industriali. Iniziò una fase di dove nacquero piccole aziende. Tali processi continuano tuttora.
Legnano, con la zona circostante, è ancora oggi tra le aree più sviluppate ed industrializzate d'Europa.
[modifica] Ricorrenze
- 29 maggio 1176: fu combattuta, nei pressi di Legnano, l’omonima battaglia;
- 27 aprile 1945: la città fu liberata dai Nazi-Fascisti[13].
[modifica] Società
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Etnie
L’etnia predominante a Legnano è quella caucasica. In seguito al fenomeno dell’immigrazione, la composizione della popolazione si è variegata, comprendendo anche etnie africane, asiatiche e sudamericane.
Al 1 gennaio 2007 gli stranieri residenti nel Comune di Legnano con regolari permessi di soggiorno assommavano a 4001[24] e cioé circa il 7% della popolazione legnanese[24].
Gli Stati con il maggior numero di residenti a Legnano sono (Dati ISTAT al [[31 dicembre 2006[25]):
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[modifica] Lingue e dialetti
Per approfondire, vedi la voce Dialetto legnanese. |
Nel Comune è relativamente diffuso il dialetto legnanese. La struttura della parlata locale risale all’antica lingua ligure[26]. Le successive dominazioni celtiche impressero un contributo importante, ma è con la dominazione romana che si formò l’impronta di base nella grammatica e nell’origine delle parole. Rispetto al dialetto bustocco è meno marcata l’influenza dell’antico ligure. Attualmente, sta lentamente scomparendo.
[modifica] Religione
La maggioranza della popolazione è cattolica. L’immigrazione di cittadini comunitari ed extra-comunitari ha portato all’insediamento di minoranze di musulmani e ortodossi.
Nel Comune sono presenti 9 parrocchie cattoliche[27] appartenente all'Arcidiocesi di Milano. Quelle che hanno le più antiche chiese parrocchiali sono la parrocchia di San Magno e quella di Sant'Ambrogio.
[modifica] Geografia antropica
[modifica] Urbanistica
Il tessuto urbanistico di Legnano si è sviluppato intorno al centro storico. Poi, gradualmente, la città è stata protagonista di una fortissima urbanizzazione che ha portato una notevole espanzione del centro abitato[28]. Il motivo di questo fenomeno è l’immigrazione di nuovi cittadini che iniziarono a lavorare nelle nascenti industrie. Come si può notare dall’evoluzione demografica, nel periodo compreso tra il 1871 e il 1921, la popolazione settuplicò. Da citare sono i mulini lungo l’Olona, che un fu elemento caratterizzante l’urbanistica della città.
Le industrie cotoniere, a differenza delle altre, sorsero lungo le rive dell’Olona, data la necessità di acqua. I nuovi quartieri residenziali occuparono le aree libere oltre la valle del fiume. Qui ebbe origine la copertura e l’incanalamento del fiume.
In seguito all’ulteriore crescita dell’abitato legnanese, le aziende costruirono le loro sedi sempre più in periferia. Poi, le varie crisi economiche che si sono succedute nei decenni del XX secolo hanno portato alla nascita di molte aree dismesse che, attualmente, sono in fase di recupero.
L’aumento della popolazione degli ultimi decenni e l’abitudine dei cittadini ad un uso più frequente dell’automobile hanno costretto l’amministrazione comunale a numerosi interventi sulla viabilità con la costruzione di sottopassaggi, rotatorie e la realizzazione di nuove strade.
Uno dei provvedimenti che ha caratterizzato il Piano Regolatore Generale legnanese, è stato il divieto di aprire grandi supermercati. Ora è in fase di costruzione un centro commerciale sull’area un tempo occupato dall’ex-Cotonificio Cantoni e un altro è previsto nella periferia ovest della città. Per gli anni passati, ha fatto eccezione un punto vendita Bennet, situato nel centro cittadino.
Da citare la pedonalizzazione di parte del centro storico, effettuata all’inizio del XXI secolo, la creazione del parco locale del Bosco di Legnano e l’adesione ai parchi dell’Alto Milanese e a quello dei Mulini.
[modifica] Suddivisioni storiche
[modifica] Quartieri
L'abitato è suddiviso nei seguenti quartieri: Mazzafame, Ponzella, Frati, Olmina, Canazza, Gabinella, Legnarello, Colli di Sant'Erasmo e Costa San Giorgio. La parte dell'abitato ad ovest della ferrovia è chiamato "Oltrestazione", mentre la parte ad est del Sempione è chiamata "Oltresempione".
[modifica] Contrade
La città e suddivisa in 8 contrade, che si sfidano annualmente in un palio. Esse sono San Bernardino, La Flora, Legnarello, San Domenico, San Magno, San Martino, Sant'Ambrogio e Sant'Erasmo.
[modifica] Luoghi d'interesse
Dell'originario centro storico, sia nell'abitato principale che a Legnarello, rimangono molti vecchi cortili, ora ristrutturati per adattarli alla nuova funzione puramente abitativa. Durante i secoli sono stati demoliti diversi edifici storici, tra i quali Palazzo Cotta, la Casa dei Cavalieri Lampugnani, molte chiese (tra le quali citiamo la chiesa di San Salvatore, che fu sostituita dalla basilica di San Magno) e due conventi. Sono stati conservati il castello di San Giorgio e diverse chiese. Nel 1897 è stato ricostruito palazzo Leone da Perego[29], e nel 1928 è stato riedificato, usando parti originali dell'edificio originario, palazzo Lampugnani.
[modifica] Chiese
Per approfondire, vedi la voce Chiese di Legnano. |
Legnano possidede numerose chiese, dislocate su tutto il territorio. La chiesa principale della città è la Basilica di San Magno: venne realizzata nei primi decenni del XVI secolo probabilmente da Giovanni Amadeo o da suoi seguaci grazie al patrocinio delle famiglie Lampugnani e Vismara[30].
Vi è poi la chiesa di Sant'Ambrogio, la più antica della città: la prima citazione di una chiesa dedicata a Sant'Ambrogio a Legnano è infatti contenuta in un documento del 1389, scritto da Goffredo da Bussero[13].
La seconda parrocchia sorta nella città, dopo quella di S. Magno, fu la parrocchia del SS. Redentore, che si ritrova nella Chiesa del SS. Redentore, inaugurata nel 1902 a Legnarello, quartiere della città. Prima che fosse costruita questa chiesa la comunità religiosa del rione faceva riferimento, dal 1603, alla piccola chiesa di Santa Maria della Purificazione[31]. Di rilievo sono anche la Chiesa di San Bernardino, dedicata a San Bernardino da Siena e consacrata nel XVII secolo[32], e la Chiesa di San Domenico. Vi sono inoltre la Chiesa di Sant'Erasmo, la Chiesa dei Santi Martiri e la Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù. Oltre a quelle citate vi sono numerose chiese minori, che solitamente sono coordinate alle parrocchie delle chiese maggiori.
[modifica] Conventi
[modifica] Convento di Sant'Angelo
Per approfondire, vedi la voce Convento di Sant'Angelo. |
Costruito[13] tra il 1468 ed il 1471 fu soppresso all'inizio del XIX secolo da Napoleone Bonaparte. Dove sorgeva il convento ora ci sono le scuole primarie Mazzini. Ospitava 27 frati francescani. Fu demolito nel 1967.
Fu costruito grazie ad un lascito testamentario del nobile Bonifacio Vismara, datato 3 febbraio 1432, come testimonia una lapide, conservata nel Museo Civico della città su cui si può leggere: "[...]1468 - Questo loco de frati minori he intitulato S.ta Maria deli Angioli. Soli Deo honor et gloria[...]". A questo scopo Vismara donò ai religiosi una propria casa da nobile con giardino. Avut il permesso da Galeazzo Maria Sforza nel 1468 con una "lettera di patente et privilegio" cominciaro i lavori di edificazione del monastero. Fu anche costruita una roggia che derivava dall'Olona. Il nome originario del convento era "Santa Maria degli Angioli", in seguito modificato in Convento di Sant'Angelo. Successivamente il monastero fu arricchito di una scuola di filosofia, una ricca biblioteca e un refettorio.
Tra il 1668 ed 1689 la chiesa, in stile medioevale del XIV secolo fu arricchita con opere in stile barocco. Fu abbattuta all'inizio del XIX secolo.
[modifica] Convento degli Umiliati
Per approfondire, vedi la voce Convento degli Umiliati. |
La prima citazione documentata[13] risale al 1398. Nel complesso fu anche edificato anche un piccolo ospedale che serviva come infermeria per i meno abbienti. Era conosciuto come Ospedale di Santa Maria ed è citato nel Liber Seminarii Mediolanensi (della fine XV secolo). Annessa al monastero era stata costruita la Chiesa di Santa Maria del Priorato.
L’edificio era di due piani con allocati al massimo di una decina di stanze che ospitavano una piccola comunità di frati Umiliati, da cinque a otto. La confraternita fu da Carlo Borromeo e la gestione dell'ospedale fu data a monaca Umiliate. Il complesso nel XVI secolo subì un rovinoso crollo e le monache in abitazioni ubicati nell'attuale via Lega Lombarda, che dal 1660 fu conosciuta come via Monastero rotto (successivamente via Madonna Mora e via Cambiaghi dal 1800).
Il convento e gli edifici annessi furono demoliti nel 1953 per la costruzione della Galleria di piazza San Magno.
[modifica] Cimiteri
[modifica] Cimitero monumentale
La città possiede anche un Cimitero monumentale, costruito all’inizio del XX secolo. In esso riposano le spoglie di Gianfranco Ferré, uno dei più famosi stilisti italiani[33].
[modifica] Monumenti
[modifica] Il Castello di San Giorgio
Per approfondire, vedi la voce Castello di Legnano. |
Il castello di Legnano[34][13] è conosciuto come Castrum Sancti Georgi (Castello di San Giorgio) fin dal XIII secolo, e sorge su un'isola del fiume Olona. La fortificazione è sorta su un convento di Regolari Agostiniani, e comprende la chiesetta dedicata San Giorgio, la cui presenza è documentata fin dal 1231.
Tra il 1261 e il 1273 i Torriani costruirono le due ali a destra e a sinistra della torre originaria, che furono inglobate successivamente nel castello.
Il castello di San Giorgio è stato di proprietà dei Visconti fino al 1437, quando l’ultimo signore della dinastia che dominava Milano, Filippo Maria, lo assegnò in dono al fedele Oldrado Lampugnani. Nel 1445 Oldrado ottenne il permesso per la fortificazione dell’edificio con torri, mura, fossato e ponte levatoio.
Il castello di San Giorgio è stato di proprietà di varie familie nobiliari fino al 1973, quando è stato acquistato dal Comune di Legnano. Dopo secoli di degrado ed incuria, è stato ristrutturato e riaperto al pubblico nel 2005.
[modifica] Il Museo Civico
Per approfondire, vedi la voce Museo Civico Sutermeinster (Legnano). |
Il Museo Civico "Guido Sutermeinster" è in corso Garibaldi, 225. Conserva, in particolare, materiale archeologico proveniente dalla città e dal territorio circostante, ed è stato allestito grazie ad un'assidua ricerca condotta dall'ing. Guido Sutermeister tra il 1925 e il 1964. Le collezioni si sono poi arricchite con materiale giunto al Museo da scavi della Soprintendenza Archeologica della Lombardia e da donazioni di privati. I reperti testimoniano l'esistenza di una civiltà della valle Olona sin dall'età del bronzo.
L'edificio che ospita il museo, costruito nel 1928, riprende la dimora quattrocentesca di una delle nobili famiglie della zona, i Lampugnani. Il palazzo originale si trovava tra l'attuale statale del Sempione e l'Olona, più o meno presso Largo Tosi, ed è stato demolito nel 1927.
[modifica] Palazzo Leone da Perego
Per approfondire, vedi la voce Palazzo Leone da Perego. |
L'edificio è a pochi passi dalla Basilica dedicata a San Magno e possiede due entrate, una in via Magenta e l'altra in via Girardelli. Probabilmente è sorto sui resti di un precedente edificio dell'VIII secolo. All'inizio del XIII secolo diventò nobile residenza estiva e, proprio grazie all'arcivescovo Leone da Perego da cui prende il nome, conobbe un periodo di splendore che si protrarrà sino alla fine del XV secolo. Nel 1973 la parte conosciuta come palazzo Ottone Visconti venne trasformata in sala conferenze e, successivamente, in cinema. La restante parte, dopo essere stata adibita a scuola materna, è dal 2001 area espositiva e rappresenta uno dei cuori pulsanti della cultura lombarda.
[modifica] Il Monumento ad Alberto da Giussano
Per approfondire, vedi la voce Monumento ad Alberto da Giussano (Legnano). |
In piazza Monumento (vicino alla stazione ferroviaria) è situata la statua dedicata ad Alberto da Giussano (inaugurata nel 1900). Il celebre condottiero lombardo fondò, organizzò ed equipaggiò la Compagnia della Morte, associazione militare di cavalieri che ebbero una grande importanza nella Battaglia di Legnano, in quanto difesero fino alle stremo il Carroccio della Lega Lombarda.
L'iconografia del monumento è stata in seguito utilizzata come logo dalle biciclette Legnano, dalla squadra di calcio della città, dal Corpo Bandistico Legnanese e dal partito politico Lega Nord.
[modifica] Archeologia industriale
[modifica] Cotonificio Cantoni
Per approfondire, vedi la voce Cotonificio Cantoni. |
Il Cotonificio Cantoni è stato una stabilimento appartenente all’omonima azienda tessile italiana attiva fra il 1830 ed il 1985. Fu il primo cotonificio ad avere la ragione sociale di S.p.A. (1872). Il primo nucleo della futura azienda è stata una filatura aperta il 2 ottobre 1830 da Camillo Borgomanero. Nel 1855 la Cantoni fu la sola impresa della Lombardia a prendere parte all'Esposizione Universale di Parigi. L’opificio chiuse l’attività nel 1985. Gli stabilimenti sono stati demoliti all’inizio del XXI secolo per la realizzazione di un parco pubblico, un centro commerciale e delle abitazioni. Le uniche parti conservate sono le facciate dei padiglioni per la lavorazione dei velluti, inaugurati nel 1931.
[modifica] Parchi naturali
In origine il territorio legnanese era caratterizzato dalla crescita spontanea soltanto di cespugli, data la bassa fertilità del terreno (in Lombardia questo tipo di habitat è conosciuto come groana). Nel corso dei secoli, grazie al lavoro di fertilizzazione ad opera dei contadini e alla costruzione di canali artificiali, è stato possibile rendere coltivabile il terreno[35]. Un tempo, infatti, vaste aree erano coltivate e la flora delle zone boscose era composta prevalentemente da farnie, carpini, castagni, noccioli, platani, frassini, quercie, pioppi, olmi, aceri ed ontani.
Per l'allevamento dei bachi da seta fu introdotto il gelso. Oggi, a causa di malattie che falcidiarono la pianta, la specie risulta praticamente scomparsa. Tra il XIX ed il XX secolo fu introdotta la robinia per consolidare le massicciate stradali e ferroviarie[36]. La pianta risolse anche il problema della legna da ardere, grazie alla sua rapida velocità di crescita, soprattutto durante le guerre. Oggi questa pianta infestante caratterizza la natura legnanese.
Nel Comune le aree verdi più importanti sono il parco Alto Milanese, il Parco locale del bosco di Legnano (conosciuto anche come parco Castello o parco di Legnano), il parco dei Mulini, il parco bosco dei ronchi ed il parco bosco Tosi.
[modifica] Parco Alto Milanese
Per approfondire, vedi la voce Parco Alto Milanese. |
Nelle zone boschive e rurali nord del Comune, presso i confini con Busto Arsizio, Castellanza e Rescaldina, é stato attivato il Parco Alto Milanese[37], un'area protetta che interessa anche gli altri tre Comuni, sorta per la salvaguardia degli aspetti naturali (flora e fauna) e lavorativi (agricoltura e allevamento) tipici della zona in questione, avente anche funzione di polmone verde per la popolazione.
[modifica] Parco Locale del Bosco di Legnano (Parco Castello)
Per approfondire, vedi la voce Parco locale del bosco di Legnano. |
Nato[38] negli anni '70, sorge accanto al Castello di San Giorgio, al confine con i Comuni di Canegrate e San Vittore Olona, ed è anche noto come Parco del Castello (o Parco di Legnano). All'epoca dell'istituzione, le piantumazioni non venivano impostate sulla base della conoscenza delle specie tipiche locali. Per questa ragione, il Parco Castello è ricco di conifere. Dal 1981 è stato realizzato un esteso sistema di ruscelli, laghetti, lanche e paludi, alimentato da acque di falda e popolato da un numero elevato di uccelli acquatici, oltre alla presenza di molte specie ittiche.
[modifica] Parco dei Mulini
Per approfondire, vedi la voce Parco dei Mulini. |
Il 20 marzo 2008 è stato istituito dalla Provincia di Milano il Parco dei Mulini. Si tratta[39] di un'area verde classificata come Parco Agricolo Sovracomunale, ovvero un parco locale che interessa vari Comuni.
Le zone interessate a questo parco sono le aree boschive ed i campi agricoli prossimi al corso d'acqua nei Comuni di Legnano, Canegrate, San Vittore Olona, Parabiago e Nerviano. Nell'area interessata, lungo il fiume, sorgono ancora oggi sei mulini. Si tratta dei mulini Meraviglia (già Melzi Salazar), Cozzi, Cornaggia (lungo l'Olona, adiacente al Parco comunale del Castello di Legnano), De Toffol , Montoli di San Vittore Olona, Galletto di Canegrate ed un altro a valle di Nerviano. L'unico con le macine ancora in efficienza è il mulino annesso alla fattoria agricola Meraviglia a San Vittore Olona, che è certamente il più antico tra i rimasti poiché risalirebbe al XIV secolo[13].
[modifica] Cultura
[modifica] Eventi
[modifica] Il Palio
Per approfondire, vedi le voci Palio di Legnano, Sagra del Carroccio e Stadio Giovanni Mari. |
L'ultima domenica del mese di maggio avviene la rievocazione storica della battaglia con una sfilata in costume dell'epoca medioevale per le vie della città, a cui segue il palio delle contrade. L'avvenimento, nato nel 1935[40], è anche conosciuto come Palio di Legnano e si conclude con una gara ippica in cui partecipano le 8 otto contrade[41]. Il centro delle attività e della vita associativa della contrada è il maniero. Qui sono conservati i costumi e gli ornamenti utilizzati per la sfilata del palio. Nella sfilata storica[42], più di un migliaio di figuranti in costume d'epoca passano per le vie della città fino a raggiungere il campo sportivo, sede del palio ippico. Il corteo si chiude con il passaggio del Carroccio, dov'è posizionata la riproduzione della croce di Ariberto da Intimiano, trofeo per la contrada vincitrice del palio.
Categoria | Fantini | Elenco vittorie | Sagra del Carroccio | Famiglia Legnanese
Contrade (Categoria): Flora | Legnarello | San Bernardino | San Domenico | San Magno | San Martino | Sant'Ambrogio | Sant'Erasmo Battaglia di Legnano | Carroccio | Alberto da Giussano | Ariberto da Intimiano |
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[modifica] Maggio Legnanese
Il Maggio Legnanese è una serie di eventi organizzati in città nel periodo del Palio. Tra essi, trova un posto di assoluto rilievo la manifestazione corale La Fabbrica del Canto, iniziativa nata nel 1992 dall'Associazione Musicale Jubilate. È ritenuta una delle maggiori manifestazioni non competitive più importanti [43] d'Europa dedicate alla musica polifonica.
[modifica] Visite di personaggi illustri
Legnano ha ricevuto la visita di alcuni personaggi illustri, che elenchiamo qui sotto:
- San Carlo Borromeo (1570)[44];
- Giuseppe II Imperatore d’Austria (XVIII secolo); [1]
- Napoleone Bonaparte (1805)[13];
- Giuseppe Garibaldi (16 giugno 1862)[45];
- Benito Mussolini (5 ottobre 1924 e 4 ottobre 1934)[13];
[modifica] Il Giro d’Italia
Il 30 maggio 2008 è partita da Legnano la 19ª tappa del 91° Giro d'Italia, con destinazione Presolana - Monte Pora[46].
[modifica] La salma di Benito Mussolini
La salma del Duce attraversò nel 1945 la periferia di Legnano[13], per giungere ad un convento di frati cappuccini a Cerro Maggiore, ai quali fu affidato momentaneamente in custodia per essere poi restituito alla moglie, Rachele Guidi.
[modifica] Istruzione
[modifica] Scuole
A Legnano sono presenti[47] nel complesso 20 plessi scolastici statali. Più precisamente 4 istituti superiori, 5 medie inferiori, 8 elementari e 3 materne. Gli istituti privati invece sono in totale 16 così suddivisi: 9 materne, 2 elementari, 2 medie e 3 superiori. Degna di nota l’edificio che ospita l’istituto privato Barbara Melzi, appartenuto all'omonima famiglia nobiliare.
[modifica] Musei
La città ha un centro espositivo permanente, il Museo civico Sutermeinster. Possiede anche 2 musei dove si alternano vari tipi di mostre, il Castello di San Giorgio e Palazzo Leone da Perego.
[modifica] L'inno della città
Me car Legnan (Mia cara Legnano) è l'inno della città, scritto in dialetto legnanese. Il testo e la musica sono di Ernesto Parini (1909-1993)[48]:
Me car Legnan
ar tignì sü 'n pais ca sa rispèta
adèss sa üsa faghi 'na canzum:
a biunda ca la và 'n sü a gundulèta,
i munumenti, ul mar e 'l panatum.
Nüm da Legnan gh'èm poca roba in vista,
un munumentu sul ca l'é un canum,
i tesitür, mecanighi e ciclista,
a gesa da San Magn e peu a stazium...
Me car Legnan,
te sé ‘n amur,
pais nustran,
lauradur.
Ul nostar ciel
l'é pien da füm,
però par nüm
l'é sempar bèl!
Sòna i campan,
fis'cia i siren;
òm, donn, tusann
ta vöran ben.
Me car Legnan,
te sé 'n amur,
pais nustran,
lauradur!
Ul frégiu che d'invernu al pica forti,
ul caldu che d'éstàa 'l ta fà crapà,
e tütti i caminuni drizzi e storti
ca füman fin da fàti sufagà.
I vigil ca ta fregan quatar ghèj,
i paisan ca i vignévan al mercà,
l'é un bèl ricordu a storia di cancèj
da a feruvia ch'évan sempar seràa...
[modifica] Media
[modifica] Stampa
Nel Comune hanno una redazione locale il quotidiano nazionale Il Giorno[49] e La Prealpina[50], diffuso nella Lombardia nord-occidentale.
[modifica] Teatro
[modifica] Il teatro Galleria
Per approfondire, vedi la voce Galleria di Legnano. |
La Galleria di Legnano è un passaggio coperto inserito in un edificio che collega piazza San Magno con via XXV aprile. Costruito nel 1954 e ristrutturato nel 1991, sorge dove un tempo c’era un monastero, il convento degli Umiliati. Edificato dall'INA, ha nel suo interno anche un cinema-teatro.
[modifica] I Legnanesi
Per approfondire, vedi la voce I Legnanesi. |
"I Legnanesi" sono una compagnia teatrale che recita commedie in insubre nella variante legnanese. Sono l'esempio più celebre di teatro en travesti in Italia[51][52].
[modifica] Televisione
Per approfondire, vedi la voce Antenna 3. |
Nel Comune ha sede la rete televisiva Antenna 3, una delle prime emittenti private locali sorte in Italia. È stata fondata il 3 novembre 1977 da Renzo Villa con la collaborazione dell'amico Enzo Tortora. Ha vasti studi di oltre 6.000 mq, quasi al confine con il Comune di Castellanza ricavati in un ex capannone di un'industria metalmeccanica.
Dopo anni di crisi, il canale, che sta vivendo una "seconda giovinezza" riproponendo programmi di un tempo e vecchie registrazioni dell'epoca, fa oggi capo, dal 2004, all'emittente televisiva Telelombardia, che vi ha fatto confluire la propria redazione sportiva[53].
[modifica] Società
[modifica] Associazioni
Per approfondire, vedi la voce Famiglia Legnanese. |
Nel Comune ha sede[54] l’associazione culturale senza fini di lucro "Famiglia Legnanese". Uno dei primi e più importanti scopi raggiunti dall'associazione fu quello di ripristinare, a partire dal mese di maggio del 1952, la Sagra del Carroccio ed il contestuale palio[55]. Infatti, la manifestazione, creata nel 1935, era stata interrotta dopo l'edizione del 1939 a causa degli eventi bellici.
A tutt'oggi la Famiglia Legnanese, assieme all'Amministrazione comunale e al Collegio dei Capitani delle Contrade, è parte del comitato che gestisce l'organizzazione della Sagra del Carroccio.
All'interno della Famiglia Legnanese operano anche gruppi ludici e culturali dotati di un buon grado di autonomia organizzativa, quali il gruppo folcloristico e dialettale "I Amìs", il gruppo di astronomia "Antares", il circolo fotografico, quello filatelico e quello scacchistico.
[modifica] Strutture sanitarie
Legnano è dotata di un ospedale, costruito all'inizio del XX secolo grazie alle donazioni dei più importanti imprenditori legnanesi. Nuovi padiglioni sono stati costruiti nel corso del XX secolo. Attualmente è in costruzione un nuovo ospedale, che sostituirà quello vecchio, in una zona decentrata della città, nel quartiere San Paolo.
[modifica] Personalità legate a Legnano
[modifica] Personalità storiche
[modifica] Artisti
- Giovanni Antonio Amadeo (1447 – 1522) scultore, ingegnere, architetto, intagliatore e ceramista. Autore di numerosissime opere, tra cui, la Basilica di San Magno, ha lavorato, tra l'altro, a Milano, Pavia, Crema, Bergamo, Brescia, Cremona, Saronno e Busto Arsizio. Ha contribuito al Duomo di Milano ed alla Certosa di Pavia
- Bernardino Luini, (1481 - 1583), pittore. Ha dipinto opere per chiese lombarde e venete. Le sue opere sono conservate nei musei di tutto il mondo. Tra le più importanti, ricordiamo il vasto ciclo realizzato nella cappella Maggiore del Santuario di Saronno (1525).
[modifica] Giuristi
- Giovanni da Legnano, (1320 - 1383), giurista, diplomatico e docente univeritario. Appartenente alla famiglia Oldrendi, fu il fondatore della famiglia Legnani. Fu il pupillo di Paolo da Liezaris [56] e, grazie sua alla conoscenza del diritto canonico, fu il più strenuo difensore di Papa Urbano VI nei dibattiti, all’Università di Bologna, originati dallo Scisma d'Occidente.
[modifica] Militari
- Oldrado Lampugnani, (1400 - 1460), condottiero. Appartenente alla nobile famiglia aristocratica milanese dei Lampugnani fu segretario e generale di Filippo Maria Visconti. Insegnò diritto a Pavia e fu insignito del titolo nobiliare da Francesco Sforza, per i servizi resi. La famiglia Lampugnani era a all'epoca senza dubbio la più importante di Legnano. Fortificò il Castello.
[modifica] Religiosi
- Bonvesin de la Riva (1240 ca. - 1315 ca.), poeta e scrittore. Frate laico appartenente al terzo ordine degli Umiliati, fu il maggiore letterato lombardo del XIII secolo e l'esponente più in vista dela poesia didattica del Nord.
- Leone da Perego (? - 1257), Arcivescovo di Milano. Fu il primo frate francescano nominato Arcivescovo di Milano. Resse l'Arcivescovado ambrosiano dal 1241 al 1257. Durante il suo arcivescotado visse per lungo tempo a Legnano.
- Giacinto Placido Zurla, (1769-1834), Cardinale. Papa Pio VII lo elevò al rango di Cardinale nel concistoro del 10 marzo 1823.
[modifica] Personalità contemporanee
[modifica] Antifascisti
- Mauro Venegoni, (1903 - 1944), antifascista. È stato decorato con Medaglia d'oro al valore militare alla Memoria[57] e gli è stata dedicata una via di Legnano. Fatto prigioniero dalle squadre fasciste a Busto Arsizio, nell’interrogatorio gli fu imposto di svelare i nomi dei partigiani del suo raggruppamento, e ad un suo rifiuto fu torturato, seviziato, mutilato, accecato e assassinato il 31 ottobre 1944. Si distinse nei combattimenti della seconda guerra mondiale.
[modifica] Artisti
- Antonio Mancini, (n. 1939), pittore e scultore. Residente a Legnano, Nel 1983, al "Premio Internazionale Porta dei Leoni" di Reggio Calabria, ha ricevuto il primo premio per la pittura. Negli anni ’80 del secolo scorso le sue opere diventarono famose a livello nazionale e internazionale e molte di queste risultano in collezioni pubbliche e private.
- Antonio Urso, (1916-1990), scultore. Residente a Legnano, fu apprezzato dalla critica per i suoi espressivi bassorilievi non ha mancato di esprimere la sua arte attraverso sculture di varie dimensioni e tematiche. Molte delle più significative opere sono collocate presso collezioni private in Italia e all'estero.
[modifica] Giornalisti
- Mauro Gavinelli, (1952 - 2000), giornalista. Per molti anni è stato capo servizio del quotidiano La Prealpina nelle sedi di Legnano e Busto Arsizio, e collaboratore esterno di molte testate e riviste locali.
[modifica] Industria
- Antonio Bernocchi, (1859 - 1930), imprenditore. Fondatore dell’omonimo cotonificio, fu sindaco di Legnano nel 1929 fu nominato Senatore del Regno. Tra le più importanti onorificenze conferite ricordiamo quella di “Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia”.
- Emilio Bozzi, imprenditore. Fu il fondatore dell'azienda Legnano, che produceva biciclette.
- Costanzo Cantoni, (1800 - 1877), imprenditore. Fondò l’omonimo cotonificio. Nel 1855 la Cantoni fu la sola impresa della Lombardia a prendere parte all'Esposizione Universale di Parigi. I Cantoni furono i primi veri industriali cotonieri italiani, nella concezione moderna del termine.
- Eugenio Cantoni, (1820 - 1887), imprenditore. Succedette al padre Costanzo alla guida del Cotonificio Cantoni. Vinse una medaglia d'oro all'esposizione di Parigi del 1869, con un sistema di tintoria meccanico a ciclo continuo.
- Gioacchino Colombo, (1903 - 1987), progettista. Tra i più importanti progettisti italiani, lavorò per Ferrari, Alfa Romeo, Maserati e MV Agusta.
- Carlo Dell'Acqua (1848 - 1918), imprenditore. Fece crescere l’omonimo cotonificio. Eletto Consigliere comunale di Legnano e provinciale di Milano, fu anche membro del Consiglio della Camera di Commercio di Milano. Dal 1900 al 1918 fu Deputato per il collegio di Busto Arsizio – Legnano.
- Giuseppe Frua, (1855 - 1937), imprenditore. Nel 1890 si associò alla tessitura "F.lli Banfi" di Legnano costituendo l’"Anonima Frua & Banfi". Nel 1896 divenne il capo degli stabilimenti De Angeli-Frua, società nata dall’unione delle fabbriche (cotonifici e stamperie) di Ernesto De Angeli e Giuseppe Frua. Giuseppe Frua fondò anche casse di assistenza per gli operai, colonie per i bambini e scuole professionali per la formazione di manodopera specializzata.
- Franco Tosi, (1850 - 1898), imprenditore. Pioniere dell'industria meccanica, è stato il fondatore dell'omonima azienda. È noto per il suo contributo alla tecnologia dei motori a vapore.
[modifica] Militari
- Carlo Borsani, (1917-1945), militare decorato con medaglia d'oro al valor militare[58].
[modifica] Musica
- Marco Castellani, (n. 1978), bassista. Ha fatto parte del gruppo rock milanese Le Vibrazioni sino al febbraio 2008. Il suo attuale complesso si chiama Octopus.
- Finley, gruppo musicale hard-pop composto da quattro elementi[59][60][61][62][63][64].
[modifica] Religiosi
- Giacomo Biffi, (n. 1928), Cardinale. Ha retto la parrocchia dei Santi Martiri. È stato arcivescovo di Fidene dal 7 dicembre 1975 al 19 aprile 1984; di Bologna dal 19 aprile 1984 al 16 dicembre 2003. È arcivescovo emerito di quest'ultima città
- Carlo Crespi, (1891 - 1982), Beato della Chiesa cattolica. Nato a Legnano, è stato beatificato dalla Chiesa Cattolica per aver vissuto 60 anni come missionario fra i Kivaros, un popolo dell'Ecuador.
[modifica] Stilisti
- Domenico Dolce (n. 1958), stilista. È uno dei due fondatori della celebre casa di moda "Dolce & Gabbana". Il marchio nasce nel 1985, ed oggi è uno dei principali gruppi internazionali del settore dell’abbigliamento e dei beni di lusso.
- Gianfranco Ferré, (1944 - 2007), stilista. È stato uno degli esponenti più conosciuti del made in Italy. Nel 1989 assunse la direzione stilistica della celebre maison francese Christian Dior.
[modifica] Spettacolo
- Stefano Albertini (n. 1959), doppiatore. Ha dato la sua voce a molte pubblicità, documentari, film, serie televisive ma soprattutto a cartoni animati.
- Ettore Andenna, (n. 1946), conduttore televisivo. Fu uno dei conduttori più rappresentativi di Antenna 3. Per l’emittente legnanese condusse "Settimo Round", "Telemattina" e "La bustarella". Condusse la trasmissione Giochi senza frontiere per la RAI negli anni'70 e negli anni '90. È stato anche conduttore delle ultime due edizioni dell'Eurofestival a cui ha partecipato l'Italia, nel 1993 e 1997. È stato parlamentare europeo.
- Antonella Clerici, (n. 1962), conduttrice televisiva. È una tra le più attive conduttrici televisive delle reti RAI e Mediaset. Tra i più importanti programmi condotti ricordiamo Dribbling, Domenica Sprint, Uno Mattina, La prova del cuoco, Affari tuoi, Il treno dei desideri, la 47^ edizione del Premio Regia Televisiva e la 55^ edizione del Festival di Sanremo, insieme a Paolo Bonolis e Sabrina Ferilli.
- Marina Massironi, (n. 1963), attrice, comica e doppiatrice. È nota anche per essere stata spalla di scena del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Ha infatti un’importante carriera nel doppiaggio, nel cinema, in televisione, nel teatro e nella pubblicità. Ha ricevuto il David di Donatello e il Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista per il film "Pane e tulipani", regia di Silvio Soldini.
- Felice Musazzi, (1921 - 1989), attore e autore teatrale. Fondatore de "I Legnanesi", è stato uno degli esponenti più importanti del teatro dialettale milanese e legnanese.
- Max Pisu, (n. 1965), comico. Noto per una rilevante carriera televisiva, ha ricevuto numerosi premi per la sua attività di cabaret. Famoso è “Tarcisio”, il personaggio da lui interpretato in numerosi sketch televisivi. Ha partecipato ad attività teatrali, di doppiaggio e collegato ad trasmissioni radiofoniche.
[modifica] Sport
[modifica] Atletica
Per approfondire, vedi la voce Atletica Legnano. |
Affiliata alla Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) solo dal 1988, nelle sue fila hanno gareggiato atleti di notevole spessore, vincitori di vari titoli nazionali, tra i quali Sergio Riva, detentore della miglior prestazione italiana cadetti sulla distanza degli 80m con 9"05, ed Edoardo Conti.
[modifica] Baseball e softball
Per approfondire, vedi la voce Baseball Softball Club Legnano. |
Nata nel 1950 come società di baseball, è stata una tra le prime società sorte in Italia affiliate a questo sport. Nel 1964 viene attivata la sezione di softball. La società è affiliata alla F.I.B.S. (Federazione Italiana Baseball Softball) per entrambe le sezioni. La squadra di baseball milita in serie C1, quella di softball in A1. Quest'ultima ha vinto uno Scudetto (2007), due Coppa Italia (2006 e 2007) ed una Coppa delle Coppe (2007)[65].
[modifica] Calcio
Per approfondire, vedi la voce Associazione Calcio Legnano. |
Fondata nel 1913, ha divisa ufficiale color lilla e gioca le partite casalinghe nello stadio Giovanni Mari. Attualmente milita nel girone A della Serie C1.
Nel suo palmares compaiono 3 partecipazioni in Serie A (1930/31, 1951/52, 1953/54) campionati peraltro tutti terminati all'ultimo posto in classifica. Ha partecipato a 15 campionati di Serie B. L’A.C. Legnano è stata una delle prime squadre non capoluogo di provincia a giocare nel campionato di serie A[66].
I suoi giocatori più famosi sono stati Gigi Riva, che con la maglia lilla disputò il campionato 1962/1963 di Serie C, e Paolo Pulici (1966/67).
[modifica] Ciclismo
[modifica] Coppa Bernocchi
Per approfondire, vedi la voce Coppa Bernocchi. |
A Legnano si disputa la Coppa Bernocchi, una nota corsa professionistica di ciclismo che fa parte del "Trittico Lombardo", insieme alla Tre Valli Varesine e alla Coppa Ugo Agostoni.
[modifica] Biciclette Legnano
Per approfondire, vedi la voce Legnano (ciclismo). |
A Legnano ha sede una delle maggiori case produttrici di bici in Italia, nota anche per aver avuto per lungo tempo una delle migliori squadre ciclistiche. Il marchio "Legnano" è stato rilevato dalla Bianchi, che oggi continua a produrre una linea di biciclette da corsa "Legnano" nel segmento di medio valore.
[modifica] Football americano
Per approfondire, vedi la voce Frogs Legnano. |
Tra le squadre più blasonate d'Italia[67], la formazione legnanese è stata campione d'Europa nel 1989 (con due partecipazioni all'Campionato europeo) ed ha conquistato 6 scudetti (1984, 1987, 1988, 1989, 1994, 1995, con 11 partecipazioni al Superbowl italiano), una Coppa Italia (1992) e un ninebowl (2007). La squadra giovanile ha vinto 2 youngbowl (1991 e 1992).
Attualmente milita nel campionato di serie A della NFL Italia.
[modifica] Pallacanestro
Per approfondire, vedi la voce Legnano Basket Knights. |
I "Legnano Basket Knights" sono la società sportiva legnanese che ha il maggior numero di iscritti. La prima squadra ha anche un florido settore giovanile e minibasket. Dopo anni di rivalità e una collaborazione durata 7 anni (dal 1999 al 2006), la Pallacanestro Legnano si è fondata con l'Olimpia Legnano nel 2006, diventando Legnano Basket.
[modifica] Pallavolo
A Legnano hanno sede le seguenti società sportive di pallavolo: Fo.Co.L. , Pallavolo Legnano, Young Volley, Vomien S.S. Martiri, U.S. Esagono e Volley Cigno.
[modifica] Impianti sportivi
Per approfondire, vedi la voce Stadio Giovanni Mari. |
La città ha uno stadio che ospita le partite casalinghe dell’A. C. Legnano e la corsa ippica del Palio. Inaugurato nel 1921, ha una capienza di 6.700 posti in parte coperti. È dedicato a Giovanni Mari, presidente dell' A.C. Legnano dal 1952 al 1954 e dal 1979 al 1987.
[modifica] Personalità sportive legate a Legnano
[modifica] Calciatori
- Francesco Coco, (n. 1977), ex calciatore. Ha vinto due scudetti con il Milan, una Coppa Italia ed una Supercoppa italiana con l’Inter. Residente a Legnano, possiede un negozio di capi sportivi nella stessa città.
- Marco Simone, (n. 1969), ex calciatore, attuale dirigente tecnico dell'A.C. Legnano. Nato a Castellanza, ha vinto con il Milan 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe del Mondo per club, 3 Supercoppe europee e 3 Supercoppe italiane. Con il Monaco ha conquistato un Campionato francese. Al Paris Saint-Germain ha vinto una Coppa di Francia e una Coppa di Lega
- Rufo Emiliano Verga, (n. 1969), ex calciatore. Fu uno degli artefici della vittoria della Nazionale italiana di calcio ai Campionati europei Under 21 del 1992
[modifica] Dirigenti
- Giovanni Mari (1919-1987), presidente dell' A.C. Legnano. Ha presieduto la società di calcio dal 1952 al 1954 e dal 1979 al 1987. Gli è stato dedicato lo stadio della città.
[modifica] Economia
[modifica] Agricoltura
L'agricoltura legnanese è stata la base dello sviluppo economico del territorio. Per prima è stata investita dal processo di meccanizzazione e ristrutturazione. La meccanizzazione, grazie all'utilizzo di macchinari sempre più complessi, ha portato ad un incremento della produzione agricola.
Oggi non rappresenta un’attività importante per l’economia legnanese. Le poche aree libere da costruzioni e infrastrutture sono coltivate a cereali, principalmente grano e mais.
[modifica] Industria
Per approfondire, vedi le voci Franco Tosi Meccanica, Cotonificio Cantoni, Fabbrica Italiana Automobili Legnano, De Angeli-Frua, Cantoni-Krumm e Legnano (ciclismo). |
Le prime attività protoindustriali sono del 1830. L'industria si sviluppò nella seconda metà del XIX secolo. Nei decenni successivi ci fu un miglioramento tecnologico che portò le molte industrie legnanesi ad avere una valenza nazione ed internazionale.
L'età d'oro dell'industria legnanese iniziò all’inizio del XX secolo e terminò negli anni '60 dello stesso secolo. La crisi peggiorò progressivamente danneggiando l’economia, l’occupazione e il tessuto industriale. Molte aziende chiusero, soprattutto nel tessile, nell’abbigliamento e nella calzatura, e molte altre furono coinvolte in un processo di ridimensionamento. Si tentò quindi di puntare al settore terziario. Questi campi alternativi non portarono però a un tasso di sviluppo sufficiente a sopperire delle attività industriali. Iniziò una fase di dove nacquero piccole aziende. Tali processi continuano tuttora.
Legnano, con la zona circostante, è ancora oggi tra le aree più sviluppate ed industrializzate d'Europa.
[modifica] Servizi
Per approfondire, vedi la voce Banca di Legnano. |
A Legnano ha sede la Banca di Legnano, istituto di credito di importanza. Fondata l'11 giugno 1887 oggi fa parte del gruppo Banca Popolare di Milano. Ha 790 dipendenti impiegati nelle 106 filiali (di cui 26 fornite dalla stessa BPM[68]), la maggior parte dislocate in Lombardia.
[modifica] Istituzioni pubbliche
Nella città sono presenti le seguenti istituzioni pubbliche:
- Ufficio della Regione Lombardia;
- Ufficio della Provincia di Milano;
- Sede INPS;
- Sede INAIL;
- Caserma dell’Esercito Italiano.
[modifica] Infrastrutture e trasporti
[modifica] Trasporto su strada
[modifica] Autostrade
- Dall'autostrada (Milano-Varese), uscita Legnano.
- Dall'autostrada (Genova-Gravellona Toce), proseguire sul raccordo A8/26, poi sulla A8, quindi uscire a Legnano.
- Dall'autostada (Milano-Como), uscire al casello di Saronno, quindi proseguire sulla Strada Statale 527 Bustese in direzione Busto Arsizio.
- Dall'autostrada (Torino-Trieste), uscira al casello di Rho e seguire le indicazioni per Legnano.
[modifica] Strade statali e provinciali
- Da Milano, prendere del Sempione in direzione Rho.
- Da Varese, prendere la Gallaratese in direzione Gallarate.
- Da Novara, prendere la Gallaratesein direzione Gallarate.
- Da Monza, prendere la Strada Statale 527 Bustese in direzione Busto Arsizio.
- Da Oleggio, prendere la Strada Statale 527 Bustese in direzione Busto Arsizio.
- Da Inveruno, prendere la Strada provinciale n°12 in direzione Legnano.
[modifica] Ferrovie
Per approfondire, vedi la voce Stazione di Legnano. |
R | Varese R | ||||||
Castronno | |||||||
Albizzate | |||||||
Cavaria-Oggiona-Jerago | |||||||
R | Gallarate | ||||||
R | Busto Arsizio R | ||||||
R | Legnano | ||||||
Canegrate | |||||||
Parabiago | |||||||
Vanzago-Pogliano | |||||||
R | Rho | ||||||
R | Milano Certosa | ||||||
Milano Villapizzone | |||||||
Milano Lancetti | |||||||
R | Milano Porta Garibaldi M2 | ||||||
Milano Repubblica M3 | |||||||
Milano Porta Venezia M1 | |||||||
Milano Dateo | |||||||
Milano Porta Vittoria | |||||||
Segrate | |||||||
R | Pioltello |
Legnano è attraversata dalla ferrovia Domodossola-Milano ed è dotata di una stazione servita da treni regionali Trenitalia che servono le direttrici Domodossola-Arona-Milano Centrale, Porto Ceresio-Varese-Milano Porta Garibaldi, e la Linea (Pioltello - Gallarate/Varese) del Servizio ferroviario suburbano di MilanoS5. È una stazione di superficie con 3 binari, di cui 2 serviti da banchine.
La costruzione[69] della linea ferroviaria Milano-Gallarate risale al 1860, quando fu prolungato il tratto Milano-Rho, inaugurato dagli austriaci nel 1858. La linea Milano-Varese è stata inaugurata il 16 ottobre 1901.
Negli anni '90 é stato inaugurato il parcheggio. Attualmente è in costruzione un nuovo sottopasso pedonale.
[modifica] Autobus
Per approfondire, vedi le voci STIE e ATINOM. |
La città è dotata di un servizio di trasporto urbano di 6 linee e gestito dalla società "STIE"[70] e sono:
- Linea 1 Via Dei Salici (Quartiere Mazzafame) - Via della Pace - Via Ciro Menotti - Via Amerigo Vespucci - Piazza del Popolo - Piazza Monumento (Stazione FS linea S5) - Via Alberto da Giussano - Via San G.Bosco - Via Guerciotti - Piazza Carroccio - Via Matteotti (ang. L.go Tosi) - Corso Sempione - Via Ferraris (Ospedale) - Via Colli S.Erasmo - Via Verga - Via Fabio Filzi - Via Resegone - Via Monte Rosa - Via Anna Frank (Cascina Olmina)
- Linea 2 A (H613) C.so Sempione Chiesetta Ospedale - C.so Sempione Loc. Madonnina - L.go Tosi - C.so Italia (largo alpini) - Piazza Monumento (Stazione FS linea S5) - Via XX Settembre - SAN GIORGIO SU LEGNANO - CANEGRATE - PARABIAGO
- Linea 2 B (H616) Piazza Monumento (Stazione FS linea S5) - C.so Italia (largo alpini) - L.go Tosi - C.so Sempione Loc. Madonnina - C.so Sempione OSPEDALE - CERRO MAGGIORE - CANTALUPO (Cerro M.) - S.ILARIO - NERVIANO - LAINATE Piazza Matteotti - (ARESE)
- Linea 3 Via Locatelli - Via Padre Giuliani - C.so Sempione - Via Volta - Via Zaroli - Via B.Melzi (piazza Redentore) - Via Pio XI (Piazza Buozzi) - Via Colli S.Erasmo (V.G.Bonvicino) - Via Madonnina del Grappa OSPEDALE - C.so Sempione (Madonnina) - Via Matteotti (Ang.L.go Tosi) - Via Magenta - Via San G.Bosco (Cimitero/Mercato) - Via A.Da Giussano (Ang.C.Italia) - Piazza Monumento (Stazione FS linea S5) - Via Roma - Via Montebello - Via Ortigara - Via Pasubio - Via P.Micca - Via Gabinella (ang. Garibaldi) - Via Locatelli
- Linea 4 Via 5 Giornate - Via Ragazzi del 99 - Via Del Fante - Viale Cadorna - C.so Sempione OSPEDALE - Via Matteotti - Via Magenta - Via San G.Bosco (Cimitero/Mercato) - Via A.Da Giussano - Piazza Monumento (Stazione FS linea S5) - Piazza del Popolo - Via Venegoni - Via Novara - Via Ponzella - Via Sardegna - CIMITERO PARCO
- Linea 5 CIMITERO PARCO - Via Liguria - Via Podgora INPS - Via Firenze - Via XX Settembre - Via Oberdan - Via Gioberti - Via Santa Colomba - Via Bernini - Via Per Canegrate - Via Per San Giorgio - Piazza Mercato (fronte al cimitero) - Via Guerciotti - Piazza Carroccio - Via Milano - Via Grigna OSPEDALE - C.so Sempione - Via Gabinella - Via Pietro Micca - Piazza Monumento (Stazione FS linea S5) - Piazza del Popolo - Via XX Settembre - Via San Bernardino - Via Parma - CIMITERO PARCO
- Linea 6 Via Pionieri Dell'Aria - Via Degli Astronauti - Via Restelli - Via Podgora - Via Firenze - Via Rossini - Via Gaeta - Via San Bernardino - Via A.Da Giussano - Via San G.Bosco (Cimitero/Mercato) - Via Guerciotti - Via Indipendenza - Via Grigna - Via Grigna OSPEDALE - Via Montenevoso - Via Guerciotti - Via Magenta - Via San G.Bosco (Cimitero/Mercato) - Via A.Da Giussano - Via Gaeta - Via Rossini - Via Firenze - Via Podgora - Via Restelli - Via Degli Astronauti - Via Pionieri Dell'Aria
È inoltre collegata con Milano e con i Comuni limitrofi con le seguenti linee gestite dalle aziende di traporto "Atinom"[71], "Stie" e FNM Autoservizi[72]:
- Linea H223 Rho Fiera M1 - Nerviano - Legnano (linea S5) gestore STIE
- Linea H601 Tradate - Legnano (linea S5) /Busto Arsizio gestore FNM Autoservizi
- Linea H605 Milano Molino Dorino M1 Pero - Rho - Nerviano - Cantalupo - Cerro Maggiore - Legnano (linea S5) gestore STIE
- Linea H606 Molino Dorino M1 - Pero - Cerchiate di Pero - Rho - Nerviano - Parabiago - Canegrate - San Giorgio su Legnano - Legnano gestore STIE
- Linea H607 Rescalda - Rescaldina - Legnano Ospedale - Legnano (linea S5) gestore Restelli
- Linea H609 Milano Cadorna M1 M2 - Molino Dorino M1 - Pero - Rho - Legnano (linea S5) - Busto Arsizio - Gallarate gestore STIE
- Linea H609a Celere Via Autostrada A8 Milano Cadorna M1-M2 - Legnano - Busto Arsizio - Gallarate gestore STIE
- Linea H613 (Linea 2 A del Servizio urbano di Legnano) Parabiago - Canegrate - San Giorgio su Legnano - Legnano (linea S5) gestore STIE
- Linea H616 (Linea 2 B del Servizio urbano di Legnano) (Arese) - Lainate - Nerviano - Cerro Maggiore - Legnano (linea S5) gestore STIE
- Linea H627 Castano Primo - Cuggiono - Busto Garolfo - San Giorgio su Legnano - Legnano gestore ATINOM
- Linea scolastica H629 Busto Garolfo- Parabiago - Legnano gestore ATINOM
- Linea H636 Nosate - Castano Primo- Legnano (linea S5) gestore ATINOM.
[modifica] Aeroporti
Dista circa 25 km dall'Aeroporto di Milano-Malpensa e circa 45 km dall'Aeroporto di Milano-Linate.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Lorenzo Vitali (Il Popolo della Libertà) dal 29/05/2007
Centralino del comune: 0331 471111
Email del comune: info@legnano.org
[modifica] Amministrazioni precedenti
Periodo | Primo Cittadino | Partito | Carica | Note |
---|
8 giugno 1998 | 29 maggio 2002 | Maurizio Angelo Cozzi | Casa delle Libertà (senza Lega Nord) | Sindaco |
29 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Maurizio Angelo Cozzi | Casa delle Libertà | Sindaco |
29 maggio 2007 | in carica | Lorenzo Vitali | Il Popolo della Libertà | Sindaco |
[modifica] Gemellaggi
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Note
- ^ a b c d Profilo storico su sito web istituzionale
- ^ Sito ufficiale Dolce & Gabbana
- ^ Da sito istituzionale - Il dialetto
- ^ Da sito web "Comuni italiani"
- ^ Zone sismiche in Italia, dati Earth-prints. URL consultato il 21-5-2008.
- ^ Classificazione climatica Lombardia, dati Confedilizia. URL consultato il 21-5-2008.
- ^ (IT)Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Fisica (11/2002). Atlante Eolico dell'Italia Ricerca di sistema per il settore elettrico - Progetto ENERIN. URL consultato il 15/05/2008.
- ^ Medie climatiche 1961-1990
- ^ Dati climatologici medi
- ^ Tabelle e grafici climatici
- ^ Tabella dei venti
- ^ Da sito web istituzionale - Estratto da una tesi di Laurea sull'ex area Cantoni
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj Giorgio D'Ilario; Egidio Gianazza; Augusto Marinoni; Marco Turri. Profilo storico della città di Legnano. (in italiano) , 1984.
- ^ Centro geofisico prealpino - Varese - Bilancio della stagione autunnale 2000
- ^ Centro geofisico prealpino - Varese - Piena ed alluvione del novembre 2002
- ^ Biblioteca liceo Tosi di Busto Arsizio
- ^ Da sito istituzionale Il progetto dell'ex-area Cantoni
- ^ Descrizione dello stemma di Legnano sul sito Comuni Italiani
- ^ Da sito web Provincia di Milano
- ^ Sito web Presidenza della Repubblica
- ^ Da sito web istituzionale – sezione “le chiese di Legnano” - Madonnina dei ronchi
- ^ Museo civico Sutermeister - Le sale
- ^ Museo civico Sutermeister - Introduzione
- ^ a b DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE 2007 - SCHEDA SU LOMBARDIA E AREA MILANESE. 01/01/2007. URL consultato il 01/06/2008.
- ^ DEMO ISTAT
- ^ Giorgio D'Ilario. Dizionario legnanese - Proverbi e modi di dire dialettali - Con un'introduzione sulle parlate dall'Olona al Ticino. (in italiano) , 2003.
- ^ Da sito dell'Arcidiocesi di Milano
- ^ Cartografia on-line dal Sito istituzionale
- ^ Minigolf 2007 - Nation Cup World Championship - Con il patrocinio del Comune di Legnano
- ^ Da Sito web Provincia di Milano - La basilica di San Magno
- ^ sito web istituzionale - La chiesa del Santissimo Redentore
- ^ Da sito web istituzionale - La chieda di San Bernardino
- ^ Biografia di Gianfranco Ferré su "Moda Italia"
- ^ arte Legnano - Il castello
- ^ Attilio Agnoletto. San Giorgio su Legnano - Storia, Società, ambiente. (in italiano) , 1991.
- ^ Martin pescatore n°24 - Notiziario trimestrale dell'Ente Parchi del Lago Maggiore
- ^ Parco alto milanese - Il territorio
- ^ Da sito web provincia di Milano - Parco locale del bosco di Legnano
- ^ Da sito web Provincia di Milano - Parco dei mulini
- ^ Da sito ufficiale palio di Legnano - Tra folklore e storia
- ^ Da sito ufficiale palio di Legnano - Il palio delle contrade
- ^ Da sito ufficiale palio di Legnano - La sfilata storica
- ^ Da Sito web istituzionale
- ^ La Martinella" n°5 - periodico della famiglia legnanese
- ^ Targa di commemorazione a Legnano in Largo Franco Tosi 9
- ^ Dal sito de "La Gazzetta dello sport" - Presentazione del Giro d'Italia 2008
- ^ Elenco plessi scolastici da sito web istituzionale
- ^ Da "statistiche lilla"
- ^ "Il Giorno" - Contatti
- ^ Da sito web "La Prealpina" - Contatti
- ^ Da DelTeatro.it
- ^ Articolo on-line su "Il Giornale"
- ^ La tv del sommerso, Aldo Grasso pag. 43
- ^ Sito web "Familia legnanese" - Le origini
- ^ Da sito web "Contrada La Flora" - Cenni sul palio
- ^ [1] Johannes Eck to Konrad Reuter von Kaisheims.v. "Johannes de Lignano".
- ^ Sito web Presidenza della Repubblica
- ^ Sito web Presidenza della Repubblica
- ^ Scheda sui Finley da Allmusic.com. URL consultato il 17-09-2007.
- ^ Scheda sui Finley da Mtv.it. URL consultato il 17-09-2007.
- ^ Scheda sui Finley da Last.fm. URL consultato il 17-09-2007.
- ^ Scheda sui Finley da XL.Repubblica.it. URL consultato il 17-09-2007.
- ^ Scheda sui Finley da Musicalnews.com. URL consultato il 17-09-2007.
- ^ Scheda sui Finley da Musicclub.it. URL consultato il 17-09-2007.
- ^ Sito Ufficiale BSC Legnano - Home page
- ^ Da sito web ufficiale A.C. Legnano
- ^ Sito ufficiale Frogs Legnano - La storia
- ^ Dato fornito dal bilancio di esercizio 2005
- ^ Da "Varesefocus" - Periodico degli industriali della provincia di Varese
- ^ Da sito "STIE"
- ^ Da sito "ATINOM"
- ^ Da sito "FNM Autoservizi"
- ^ Da "La Gazzetta di Sondrio"
[modifica] Bibliografia
- Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, 1984 , Edizioni Landoni.
- P. Di Maio, Lungo il fiume. Terre e genti nell'antica valle dell'Olona, 1998, Ed. Museo civico Sutermeinster.
- AA.VV, Il Castello di Legnano. Fascino e suggestione di una testimonianza storica, 1991, Ed. Museo civico Sutermeinster.
- Giorgio Vecchio, Nicoletta Bigatti, Alberto Centinaio, Giorni di guerra. Legnano 1939-1945, 2001, Eo Ipso.
- Giorgio Vecchio, Gianni Borsa, Legnano 1945 -2000. Il tempo delle trasformazioni, 2001, Nomos Edizioni.
- Luigi Marinoni e Vittoriano Ferioli, Legnano e la Resistenza, 2006, Comune di Legnano.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Chiese
- Chiese di Legnano
- Basilica di San Magno
- Chiesa del Beato Cardinale Ferrari
- Chiesa di Sant'Ambrogio
- Chiesa di San Bernardino
- Chiesa di San Domenico
- Chiesa di Sant'Erasmo
- Chiesa dei Santi Magi
- Chiesa di Santa Maria del Priorato
- Chiesa di San Martino
- Chiesa dei Santi Martiri
- Chiesa di San Paolo
- Chiesa di San Pietro
- Chiesa del Santissimo Redentore
- Altre chiese di Legnano
[modifica] Conventi
[modifica] Cultura
[modifica] Economia
- Banca di Legnano
- Cantoni-Krumm
- Cotonificio Cantoni di Legnano
- De Angeli-Frua
- Fabbrica Italiana Automobili Legnano
- Franco Tosi Meccanica
- Legnano (ciclismo)
[modifica] Monumenti
[modifica] Musica
- Battaglia di Legnano, opera lirica di Giuseppe Verdi
[modifica] Palio
[modifica] Parchi
[modifica] Società
[modifica] Spettacolo
[modifica] Sport
- Associazione Calcio Legnano
- Atletica Legnano
- Baseball Softball Club Legnano
- Coppa Bernocchi
- Frogs Legnano
- Legnano Basket Knights
[modifica] Storia
- Battaglia di Legnano, battaglia combattuta nel 1176 nei pressi della città
- Legnano (esercito)
- Storia di Legnano
[modifica] Strutture
[modifica] Trasporti
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Legnano
[modifica] Collegamenti esterni
Legnano su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Legnano") |
- (IT) Sito istituzionale
- (IT) Ospedale civile di Legnano
- (IT) Famiglia Legnanese
- (IT) Frogs Legnano
- (IT) Baseball Softball Club Legnano
- (IT) A.C. Legnano
- (IT) Statistiche lilla
- (IT) Legnano Basket Knights
- (EN) Franco Tosi Meccanica
- (IT) STIE
- (IT) ATINOM
- (IT) Orari Trasporti Regione Lombardia
Le voci riguardanti Legnano |
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