Trovandoci a Pinerolo per la visita ad una mostra di informatica storica, decidiamo di terminare degnamente la serata con una bella cena in loco. Purtroppo alla domenica sera molti locali, tra cui la nostra trattoria preferita, sono chiusi, come in tutto il torinese. Fortunatamente troviamo posto in un locale situato sulla statale che porta da Pinerolo a Sestriere, ma appena fuori paese, circa due chilometri da Pinerolo. Si tratta del "Gambrinus", un locale a meta' tra la pizzeria e la trattoria, ma che di quest'ultima conserva l'ambiente familiare e la gentilezza nel servizio. Dopo aver prenotato telefonicamente ed avuto conferma della disponibilita' per tre persone, ci rechiamo presso il locale alle 20:30, trovando facilmente parcheggio sulla strada principale, quasi di fronte al Gambrinus. Entriamo e veniamo accolti da una gentile signora, che ci accompagna al nostro tavolo. Il locale e' composto da due sale, una all'ingresso, sulla quale si affaccia anche il bancone da bar, ed una piu' appartata. Al nostro ingresso, il locale e' praticamente pieno, tranne il nostro tavolo. Purtroppo non c'e' molto spazio tra i tavoli, ed anche raggiungere il tavolo va fatto con attenzione, cercando di non urtare nessuno; non siamo a livelli delle pizzerie dove mettono due coppie a 10 centimetri l'una dall'altra, sicuramente, ma un paio di tavoli in meno avrebbero reso l'ambiente piu' proporzionato. Ci accomodiamo al tavolo e nell'attesa del menu, ho modo di dare un'occhiata al locale: le pareti sono dipinte con un colore aragosta molto forte, in simil stucco veneziano, pochi quadri appesi alle pareti, mobili in arte povera molto scuri. Sicuramente il locale e' stato recentemente rinnovato, appare pulito ed ordinato, non ha un proprio stile, ma si apprezza il tentativo di ambientazione stile vecchia trattoria. L'apparecchiatura e' con tovaglia di color senape tenue, dalle generose dimensioni, tovagliolo in tinta, posate in metallo non banali, che ci verranno sostituite ad ogni portata, calice per l'acqua (niente vino). Prese le ordinazioni, arriva anche il cestino del pane, in metallo lavorato, contenente grissini di tipo industriale, ma apprezzabili, ed un pane affettato di tipo pugliese. Inizio con un'insalata di mare, che mi sorprende sia come qualita' che come quantita', facendomi capire che il locale, nonostante la semplicita' e la presenza del forno pizze, e' di un certo livello. L'insalata di mare arriva presentata con piatto azzurro semitrasparente a forma di conchiglia, con abbondante sottopiatto dalla forma rettangolare con spigoli stondati. Al centro del piatto insalata di calamari, piovra, gamberi, mentre disposte ai lati vongole e cozze con guscio: una presentazione d'effetto ma allo stesso tempo molto semplice nella realizzazione. L'insalata arriva accompagnata da una bottiglia da mezzo litro di olio extravergine di oliva e sale, onde poter condire a piacimento. Il pesce e' freschissimo, la cottura perfetta, risultato una delizia per il palato. Porzione decisamente abbondante, che soddisfa l'appetito iniziale e quello che nasce dal gustare una bonta' come questa. I miei commensali scelgono come antipasto cozze gratinate e crostini con salame di cervo, preparazioni che , oltre all'aspetto che posso giudicare anche io positivamente, mi viene confermato essere ottime al palato. Soddisfatti, passiamo quindi ai primi. La scelta non e' enorme, sei o sette possibilita', ma tutte interessanti: io prendo gnocchi al castelmagno, decisamente un classico, ma la cui preparazione differisce spesso a seconda della zona. Gnocchi morbidi, non al punto da sciogliersi in bocca, ma comunque ottimi, sapore della patata delicato, purtroppo coperto in parte dal castelmagno, molto liquido, complice anche la temperatura alta del piatto. Senza dubbio il voto e' ottimo anche per questa portata. I miei commensali scelgono maccheroni alla siciliana e tagliolini con broccoli e zucchine, e si dicono soddisfatti. Inutile dire che le porzioni, anche in questo caso, sono state decisamente abbondanti, al punto che, dopo un rapido consulto, decidiamo di passare direttamente al dolce. La scelta dei dolci, tutti fatti in casa, e complessa, visto che sono cosi' tanti che dobbiamo farceli ripetere tre volte per poterli valutare mentalmente tutti; io scelgo un fagottino di mele caldo, che si presenta come un sacchetto di sottilissima pastasfoglia, ripieno di un impasto di mele e pan di spagna, molto dolce. Peccato che sia di dimensioni ridotte, in proporzione al resto della cena, perche' ne avrei gustato volentieri un bis. Per i miei compagni di merenda un tiramisu ed una charlotte, quantita' abbondanti e volti soddisfatti. Un buon caffe' conclude questa nostra positiva esperienza. Il servizio e' stato impeccabile, mai invadente, ma pronto ad ogni nostra richiesta, professionale ma mai formale. Conto di tornare in questo locale per provare altre pietanze, che mi hanno lasciato la curiosita'. Spesa 24 euro a testa, decisamente meritati.