I preparativi |
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Nel rispetto della
migliore tradizione italiana, non ci si presenta da qualcuno senza portare
qualcosa. Ed ormai sono diversi anni che noi italiani (e solo noi) portiamo
al VCF sempre qualcosa in omaggio: il vino e' sempre presente, ed a volte
portiamo formaggio o biscotti o altro. Io compro il vino |
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Riccardo compra
parmigiano, ciccioli, tarallucci e le stoviglie in plastica |
In viaggio verso Monaco |
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Partenza da Novara, fino
a Milano. Poi da Milano a Verona, dove abbiamo appuntamento con Riccardo ,
che arriva da Forli'. |
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Faccio rifornimento,
cosi' partiamo pieni ed azzeriamo il conto gasolio. |
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Via verso il Brennero |
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Il costosissimo ponte
europa, rincarato di 1 euro rispetto all'anno scorso. |
Finalmente a Monaco |
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Arriviamo in perfetta
tabella di marcia all'hotel Commundo Tatung, gia' collaudato lo scorso anno. |
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Cena da Schinken Peter,
un posto che si trova vicino a casa di Lorenzo, consigliato dai suoi amici
indigeni. |
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Altre proposte del
locale, per la settimana |
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Terminata la cena, un
breve passaggio a casa di Lorenzo a lasciar giu' del vino, e poi andiamo
tutti all'ESV, per aiutare nel montaggio degli stand e scaricare il nostro
materiale. Purtroppo per la prima volta Hans non e' presente, e si dimostra
che senza la sua guida, anche gli efficientissimi tedeschi fanno casino. Per
questa cosa perderemo piu' di un'ora e mezza. |
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All'alba dell'una e
mezza di notte, abbiamo scaricato tutto il materiale. Lo monteremo domani,
adesso e' veramente troppo tardi. |
E adesso andiamo in
scena noi |
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Il nostro stand, ad
allestimento completato |
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Arrivano i primi
visitatori |
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Veniamo anche
intervistati da una TV locale |
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Aprofittando di un
momento di pausa, puliamo e revisioniamo il carrello dell'Ascota "Vaccani",
che era ancora molto bloccato. |
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Abbiamo fatto un piccolo
Expo all'interno del VCF, con specialita' italiane e buon vino. |
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La zona rinfresco,
presso il nostro stand, con tanto di cartello a tema. |
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Hans da inizioa alla
cena, con il consueto discorso. |
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La cena della prima
serata e' decisamente mal riuscita: cibo scarsissimo, pochissima scelta,
praticamente un piatto pieno e' il massimo a cui si puo' aspirare. La cena
del secondo giorno invece andra' meglio, si vede che le lamentele sono state
ascoltate. |
Serata libera |
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Dopo tre giorni
intensissimi, dopo aver smontato e caricato tutto, finalmente abbiamo una
serata libera da goderci a Monaco. Prendiamo la metro ed andiamo in centro,
dove ci raggiunge anche Lorenzo. |
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Il meeting point con
Lorenzo e' a Marienplatz, di fronte al municipio. |
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Decidiamo di andare in
un posto stracollaudato, Paulaner, meglio noto come Il cinghiale, per via
della statua in bronzo presente davanti al locale. |
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Foto di rito. E' bello
vedere le foto fatte ogni anno, danno un senso di continuita'. |
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Nel menu' si parla di
troie ... ma non fraintendete. |
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Si inizia con crema di
asparagi, ottima. Poi provo un piatto con carni varie in gelatina, panna
acida, cipolle e patate. Buono, ma un po' scarsino. Terminiamo con il gelato |
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I prezzi sono aumentati,
e quello che per noi era un locale sicuro, diventa troppo costoso. Senza
contare che alle 10 gia' ci sbattono fuori per chiudere. |
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Il gelato e' un salasso
: praticamente contano le palline, ad un prezzo assurdo. Mai piu'. |
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Si torna a casa, o
meglio, a Krellerstrasse, dove abbiamo parcheggiato la macchina, appena
fuori dalla fermata della metro di Josephsburg |
La vacanza e' finita. |
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La colazione e' una
delle cose migliori del soggiorno a Monaco : non dico che scegliamo questo
hotel per la colazione, ma diciamo che e' uno dei punti che muove la scelta.
C'e' di tutto e di piu', e come minimo si fanno 3 giri, se non di piu'. |
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Essendo l'ultimo giorno,
ho fatto un video del buffet della colazione, che e' il piu' grande che
abbia mai visto girando gli hotel. |
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Paghiamo l'albergo e via |
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E' ora di fare
rifornimento. Dopo un passaggio a vuoto in una stazione, perche' troppo cara,
facciamo rifornimento ad un prezzo piu' che ottimo. |
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Arriviamo in Austria, e
poi al carissimo ponte Europa |
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Breve sosta in autogrill,
quando siamo gia' in italia, anche se non sembra |
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Arriviamo a Verona, dove
Riccardo ha lasciato la macchina. Facciamo i trasbordi, facciamo i conti e
poi via, ognuno verso casa sua. |
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Da verona a Milano e'
una passeggiata, poco traffico, tranquillo. |
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Da milano a Carisio
invece sono i lavori (che dovevano finire prima dell'inizio dell'Expo) a
rendere pesante la guida, con continue deviazioni e restringimenti. |
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Il contenuto del
sacchetto di sopravvivenza dato agli espositori. C'erano anche due mele ed
una banana.
E per chi e' arrivato in fondo a tutto il racconto, ecco
tutte le foto scattate. |