Il primo giorno
Sveglia alle 8:00, breve scambio di impressioni sulla notte,
decisione immeditata di chiudere il termosifone: in questa
stanzetta, forse a causa dell'ottimo isolamento e del fatto che
sia l'ultima in verticale, c'e' un caldo secco terribile, che
asciugherebbe anche un vax restato per due mesi sotto la pioggia
in una notte. Scendiamo a fare colazione, ci facciamo portare il
menu in italiano dalla gentilissima Sig.ra Francesca e scegliamo
subito la colazione piu' interessante, quella all'americana, che
prevede salsiccette arrostite con senape, uova strapazzate con
una fettina di beacon, altre cosette, marmellata in abbondanza,
burro, nutella, una buona spremuta d'arance (non succo, spremuta
vera) e caffe' e latte per condire il tutto. Naturalmente un
cestino ricolmo di pane di tutti i tipi completa questa tavolata
imbandita, che, vista la sua dotazione, richiede quasi un'ora di
lavoro per essere accomodata nei nostri pancini; nel frattempo ci
raggiunge anche Alberto Cavalcoli, il nostro compaesano, che ha
gia' fatto colazione prima di noi, evidentemente piu' mattiniero,
e che rimane un pochino scandalizzato da quanto stiamo mangiando
io e Riccardo: che avessivo veramente esagerato ? ;) Prima di
recarci al VCF, mentre Riccardo parcheggia la macchina
all'interno del parcheggio dell'albergo, io ed Alberto Cavalcoli
andiamo a comprare un po' di francobolli nel vicino ufficio
postale, per poi mandare le cartoline di rito: incredibilmente
all'ufficio postale troviamo una ragazza carina, gentile, che
capisce l'inglese e rapidissima; proprio come in Italia :(
Andiamo rapidamente verso il VCF a piedi, passeggiando per una
zona molto vivibile di Monaco, e raggiungiamo il luogo dove ha
sede la manifestazione, guidati da qualche cartello attaccato con
nastro per pacchi sui pali della luce. Al contrario di quando
indicato dalle istruzioni, c'e' parcheggio praticamente anche per
un tir, visto che sia davanti che dietro al VCF e' possibile
trovare zone adatte al parcheggio senza dover ricorrere ai
classici parcheggi alla Milanese :) Arrivati al vcf e fatta
qualche foto esternamente, ci accomodiamo e veniamo accolti da
una simpatica signora alla reception, che provvede a venderci il
biblietto, che naturalmente acquistiamo nella versione per tutti
e due i giorni. Saluti ad Hans Franke che gira agitatissimo per
organizzare la manifestazione e poi ci buttiamo nella zona
espositiva. Andiamo immediatamente a conoscere Gaby Chaudre, che
e' parte molto attiva dell'organizzazione e che ha pubblicizzato
la manifestazione sul nostro ng, a dire il vero con poco
apprezzamento da parte degli abituali frequentatori, che , salvo
casi isolati, non si sono degnati di risporste. Dopo saluti e
convenevoli cominciamo il primo di numerosissimi giri nella
piccola area espositiva, e ci rendiamo subito conto
dell'altissimo livello della manifestazione: non ci sono solo i
soliti commodore 64 dei quali, con tutto il rispetto parlando per
i commodoriani, ne abbiamo fin sopra i capelli, ma tutte macchine
rare e curatissime, perfettamente funzionanti, presentate da
persone che le conoscono benissimo e che le amano, il piu' delle
volte complete di accessori, periferiche e documentazione.
Comincio a girare tra i tavoli estasiato da tanta competenza e
tanta passione, ma quando raggiungo il tavolo dove ci sono due
PDP8 prefettamente funzionanti quasi svengo ... e' la prima volta
in vita mia che vedo un PDP8, e non lo vedo schiacciato da un
rottamaio o pieno di polvere in un vecchio ced, ma perfettamente
funzionante con un simpatico signore che sta preparandolo per
leggere un nastro di carta.