La visita al Cray
Con precisione tedesca, alle 14:30 veniamo radunati per la
visita guidata al Cray; dopo qualche attimo di panico per
l'organizzazione delle auto (i tedeschi non sono alla buona come
noi) si parte, verso una localita' ignota, probabilmente una
frazione di monaco. Il viaggio e' piacevole, perche' abbiamo
occasione di vedere un po' la citta', visto che fino ad adesso
non eravamo riusciti a farlo, Monaco e' piena di gente in giro in
bicicletta, pattini, monopattino, che viaggiano nella piste
ciclabili di cui praticamente tutte le strade, grandi o piccole,
sono dotate. Unico neo del tragitto il fatto che il nostro
cicerone parlasse esclusivamente in tedesco, come del resto tutta
la manifastazione era organizzata e segnalata in tedesco ed in
pieno stile con Monaco, una citta' delle dimensioni di Milano
dove non compare un solo cartello in multilingua, nemmeno nel
metro'.
Arrivati a destinazione, scendiamo in un seminterrato, che sembra
una normale grossa cantina, ma appena dentro al locale la prima
sorpresa: oltre al Cray in bella mostra, c'e' anche un mainframe
CDC e molte altre macchine. Avventurandoci nelle corsie , visto
che tanto la spiegazione in tedesco non la capivamo, intravedo
scaffali pieni di PDP8, di PDP11, di altre rarissime macchine ma
non solo, una valanga di documentazione, dal sistema operativo ai
manuali tecnici, le accompagna. Il mainframe CDC viene acceso, e
dopo qualche attimo e' operativo; per dimostrare le sue capacita'
il possessore effettua alcuni calcoli sulpi greco, stampandone i
risultati con una velocissima stampante di linea, chiusa
ovviamente in box insonorizzato. La visita prosegue , con un giro
tra gli armadi del mainframe, apertura degli stessi, ed
osservazione della struttura. Ci vengono mostrate poi alcune
schede, di cui una zeppa di componenti dissipati, probabilmente
la scheda processore.