Il viaggio di andata

Non nascondo che ero abbastanza ansioso di partire per questa 3 giorni di retrocomputing, un po' perche' per me era una vacanza, un po' perche' l'idea di partecipare ad una manifestazione di questa importanza mi eccitava abbastanza. Inizialmente l'idea era quella di partire verso le 14:00 di pomeriggio, ma purtroppo Riccardo ha avuto un po' di problemi di svariato tipo in quel di Forli', quindi la partenza si e' shiftata di qualche ora, ritardata ulteriormente dall'immancabile coda in tangenziale a Milano che ha fatto si che praticamente riuscissimo a partire da casa mia alle 19:00 o poco prima. D'altronde si sa, la vita del retrocomputerista e' fatta di imprevisti, dovuti purtroppo alla difficolta' di conciliare questa professione con il lavoro, che disturba continuamente la nostra attivita'. Dopo aver caricato la mia valigiotta, equipaggiata con tutto il necessario, cacciaviti compresi, partiamo per raggiungere in un attimo il casello di Novara Ovest, e dirigerci poi verso Milano; a parte qualche rallentamento, in un attimo siamo alla barriera di Pero, e poi via verso Chiasso. Il viaggio verso il confine svizzero e' molto rapido e la luce del sole rende sicuramente piu' piacevole il tragitto. Breve sosta alla dogana di Chiasso per il cambio valuta di Riccardo e poi via nella ridente svizzera. Purtroppo in svizzera i limiti di velocita' sono abbastanza assurdi e l'esperienza di vita dura e vissuta di Rick ci inducono a non tentare di fare i galletti , e se anche non ci fossero limiti le pessime condizioni delle autostrade svizzere non permettono velocita' superiori ai 120Km/h nella maggior parte dei tratti, in quanto e' un continuo di restringimenti, passaggi nell'altra corsia, lavori in corso di tutti i tipi possibili immaginabili : insomma , in italia pagheremo care le autostrade, ma le nostre sono decisamente meglio.